I canoni di locazione sulla Upper Fifth Avenue di New York hanno raggiunto la cifra record di $3.500 per piede quadrato, rivela il rapporto “Main Streets Across the World 2014/2015”
– La Upper Fifth Avenue a New York – dove i canoni di locazione hanno raggiunto la cifra record di $3.500 per piede quadro l’anno – è la posizione commerciale più costosa al mondo, mentre Causeway Bay ad Hong Kong ha visto un calo negli affitti del 6,8%, scivolando in seconda posizione;
– Parigi ha registrato un incremento complessivo del 6%, ma i valori dei canoni di locazione sugli Champs-Élysées, dopo un aumento del 40% l’anno scorso, non hanno subìto variazioni e la strada si colloca ora in terza posizione;
– New Bond Street a Londra mantiene il quarto posto, con un incremento nei canoni di locazione del 4,2%;
– Pitt Street Mall a Sydney completa la classifica, guadagnando tre posizioni grazie a un aumento del 25% nel valore delle locazioni;
– A livello globale, i canoni di locazione per le principali vie commerciali sono aumentati del 2,4% nei 12 mesi precedenti settembre 2014;
– Le Americhe hanno registrato la crescita più rilevante a livello regionale, con un incremento del 5,8% nei canoni di locazione prime, lo stesso valore dell’anno precedente, mentre l’area EMEA ha assistito a un modesto aumento dell’1,3% e l’Asia-Oceania ha registrato un rialzo del 3,6%.
La Upper Fifth Avenue di New York ha sorpassato Causeway Bay Hong Kong come via commerciale più costosa a livello mondiale; è quanto emerge da “Main Streets Across the World”, la pubblicazione più rappresentativa nel mercato immobiliare retail, pubblicata da Cushman & Wakefield – società di consulenza immobiliare che offre servizi a livello globale.
La pubblicazione, riconosciuta come il ‘barometro’ del mercato immobiliare retail a livello mondiale, stila la classifica delle 330 vie commerciali più costose al mondo, localizzate in 65 Paesi.
Cushman & Wakefield svolge un ruolo chiave nel settore retail su scala mondiale, monitorando e analizzando l’evoluzione del settore e, nello specifico, le tendenze a livello globale, al fine di garantire ai propri clienti la possibilità di trarre il massimo profitto dagli sviluppi futuri nel settore di riferimento.
A livello globale, i canoni di locazione delle vie principali sono aumentati in media del 2,4% nei 12 mesi precedenti settembre 2014, registrando una ripresa pur sempre sostenuta, ma a un tasso generalmente rallentato rispetto al passato. Alcuni mercati sono stati colpiti da un’attività economica volatile e piuttosto debole, mentre altri hanno subìto le conseguenze di cambiamenti strutturali. Tuttavia, nonostante un tasso di crescita più contenuto, i canoni di locazione in 277 delle 330 vie commerciali analizzate si sono dimostrati stabili o in aumento nel corso dell’anno.
Quest’anno il ranking delle main street nei vari Paesi ha registrato notevoli cambiamenti. I canoni di locazione sulla Upper Fifth Avenue a New York hanno toccato la cifra record di $3,500 per piede quadro all’anno, superando Causeway Bay, che ha registrato un calo del 6,8%, e assicurandosi così la vetta della classifica.
John Strachan, Global Head of Retail di Cushman & Wakefield, afferma: “New York torna ad essere la città con la via commerciale più costosa al mondo per la prima volta dal 2011. La Upper Fifth Avenue ha anche stabilito un nuovo record, con il più alto livello di canone di locazione retail mai registrato. Le città considerate come porte d’accesso al mercato globale retail – i cosiddetti ‘gateway markets’ – continuano a registrare una fortissima crescita, con i brand più importanti che si contendono gli indirizzi di punta nelle città più richieste.
LE TOP 10 MAIN STREET PIU’ COSTOSE AL MONDO PER CIASCUN PAESE
Fonte: Cushman & Wakefield
Nota metodologica: la graduatoria riportata nella precedente tabella considera una sola via commerciale per ciascun Paese analizzato, mentre la classifica completa è contenuta nell’ambito della pubblicazione.
* Per riflettere la comparsa di due sotto-mercati quest’anno, la Fifth Avenue di New York è stata divisa in ‘Upper Fifth Avenue’ e ‘Lower Fifth Avenue’
Nonostante non vi sia stato alcun cambiamento nei valori dei canoni di locazione, dopo un aumento del 40% registrato l’anno scorso, gli Champs-Élysées a Parigi hanno mantenuto la terza posizione, seguiti al quarto posto da New Bond Street a Londra, dove i livelli di affitto sono cresciuti del 4,2%. Pitt Street Mall a Sydney completa la classifica delle prime cinque, guadagnando tre posizioni con un aumento del 25% dei canoni, grazie a diversi operatori internazionali che nell’arco degli ultimi sei mesi hanno preso in locazione unità immobiliari di grandi dimensioni.
Le Americhe hanno ancora una volta trainato il mercato, con un’impennata nei valori dei canoni di locazione prime del 5,8%, lo stesso incremento registrato nel periodo 2012/13. Gli Stati Uniti e il Messico sono stati i principali catalizzatori di questa espansione, mentre il Brasile ha rappresentato un freno alla crescita.
Matt Winn, Global Retail COO e Head of Retail per le Americhe, ha dichiarato: “Notizie incoraggianti sulla situazione economica ed elementi chiave positivi nel settore retail hanno continuato a filtrare nel mercato retail degli Stati Uniti. Nell’anno trascorso, fino a settembre, i canoni di locazione prime sono cresciuti di un notevole 10,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infatti, una forte domanda da parte degli operatori e flussi turistici considerevoli hanno contribuito a sostenere l’espansione in tutto il Paese. In particolare, le città considerate chiave quali Los Angeles, San Francisco e New York hanno registrato un incremento a due cifre. L’avvento di brand quali Microsoft, che ha recentemente annunciato il suo primo flagship store sulla Upper Fifth Avenue a New York, ha ulteriormente sottolineato l’importanza di queste rinomate mete dello shopping.”
Un’espansione più lenta è stata anche registrata nella regione dell’Asia-Pacifico (3,6%) dove il mercato tradizionalmente attivo di Hong Kong è stato influenzato negativamente da un calo negli investimenti retail e da una crescita rallentata del turismo.
James Hawkey, Head of Retail nella regione Asia-Pacifico, ha affermato: “Sebbene New York abbia conquistato il primo posto quest’anno, Causeway Bay a Hong Kong rimane la seconda via commerciale più costosa al mondo. Nel 2014 gli operatori si sono dimostrati cauti nell’espandersi a Hong Kong a causa di livelli di vendita in calo e consumi più limitati da parte dei visitatori dal continente. I brand del lusso si sono mossi con molta cautela, mentre il settore degli orologi e gioielli ha registrato una variazione con segno negativo, inducendo gli operatori a ridurre notevolmente le aperture di nuovi punti vendita. Diversi tra i più importanti retailer hanno registrato un calo nelle vendite durante le festività locali. L’inizio della protesta ‘Occupy Central’ ad Hong Kong a fine settembre ha ulteriormente indebolito la propensione agli acquisti retail in alcune zone commerciali chiave, soprattutto Causeway Bay e Mong Kok, dove gli studenti stanno tuttora occupando alcune delle strade principali.”
I trend di occupazione degli spazi commerciali nella regione EMEA sono risultati generalmente più stabili e in miglioramento, come evidenziato da una stabilizzazione dei mercati che avevano in precedenza registrato forti riduzioni nei canoni di locazione. Tuttavia, la crescita EMEA (1,3%) è stata frenata da notevoli ribassi nella regione Middle East. L’incremento dei canoni di locazione prime in Europa (2,3%) non si è infatti distaccato molto da quello relativo al periodo 2012/13.
Justin Taylor, Head of Retail EMEA di Cushman & Wakefield, ha dichiarato: “Le città ‘gateway’ europee continuano a registrare risultati straordinari e anche i mercati emergenti sono caratterizzati da un aumento della domanda. Paesi quali il Portogallo, l’Irlanda, la Spagna e la Grecia, che nelle analisi precedenti avevano registrato diminuzioni marcate, hanno visto una crescita buona o molto sostenuta nei 12 mesi precedenti settembre. Nel frattempo, mercati chiave maturi, come il Regno Unito, la Francia e la Germania, hanno continuato vedere un buon livello di attività nell’ambito delle locazioni, soprattutto per il segmento prime. Infatti, un livello eccezionale della domanda da parte di retailer del settore lusso in città come Parigi e Londra, unitamente a un’offerta molto limitata, ha continuato a far crescere gli affitti nelle location migliori, con cifre notevoli pagate anche da nuovi conduttori al fine di garantirsi lo spazio prescelto. Anche la Turchia è tornata alla ribalta: la forte crescita in questo Paese è stata sostenuta da una buona propensione agli acquisti, una classe media in crescita, spazi commerciali di qualità più elevata e l’arrivo di un maggior numero di operatori internazionali.”
Martin Mahmuti, Senior Investment Analyst di Cushman & Wakefield, ha così concluso: “La tendenza dei più importanti brand del retail a sperimentare in termini di design, layout, contenuti e servizi nel reinventare il concept dei propri flagship store, continua ad avere un impatto sui mercati delle principali città ‘gateway’ e rimarrà un fattore chiave per la crescita durante l’anno a venire. Nonostante la situazione economica ancora incerta in alcune parti del mondo, soprattutto nella regione Asia-Pacifico e nell’Eurozona, l’attività del mercato retail dovrebbe migliorare nel corso dei prossimi dodici mesi. Le vie commerciali primarie godranno ancora di una forte domanda, dal momento che i retailer puntano a stabilire una propria presenza e migliorare il proprio “brand profile”, ma come sempre l’offerta rimarrà limitata. La crescita dello shopping online, che sostiene la polarizzazione del mercato a favore delle aziende più grandi e più forti, detterà sempre più le strategie di espansione dei retailer, avendo anche un impatto strutturale sui mercati locali.”
Per maggiori dettagli su specifici mercati e aree geografiche, si prega di consultare la versione integrale della pubblicazione utilizzando il link di seguito – Main Streets Across the World