MOOI, eleganza e femminilità nella collezione di capi d’abbigliamento della creative designer milanese Gaia Carbotti – Intervista a Gaia Carbotti, CEO e co-founder dei capi MOOI
Yves Saint Laurent diceva che “le donne che seguono la moda troppo da vicino corrono un grande rischio, quello di
perdere la loro natura profonda, il loro stile, la loro eleganza naturale”. La femminilità non è un qualcosa che si conquista nel tempo, ma una dote innata, una “luce” che non tutte le donne sono consapevoli di possedere.
Il desiderio di dare un’impronta di eleganza, di femminilità a un capo di abbigliamento nutre ogni collezione
realizzata da Gaia Alessia Carbotti, giovane creative designer milanese. Estremamente riservata, affabile e gentile, Gaia mi ha accolto nel “suo mondo”, permettendomi di toccare con mano le creazioni dei capi e degli accessori femminili che, grazie alla sua creatività, unita anche all’esperienza professionale del marito, Dan Lopes Cardozo, l’hanno resa imprenditrice di se stessa. La Camicia Bianca è il primo brand che Gaia ha lanciato sul mercato nel 2009, all’epoca una collezione di sole 14 camicie, tutte, appunto, bianche. Capo eclettico, archetipo di eleganza, dall’irresistibile fascino androgino, la camicia bianca è un “must have” che non deve mancare nell’armadio di una donna. «La camicia è un oggetto versatile, raffinato, unico nella sua semplicità – racconta Gaia Carbotti – Il prodotto è cresciuto nel tempo, sino a divenire un total look composto da abitini, pantaloni, maglieria in misto lana e cashmere, giacche e ancora accessori come borse, bracciali, collane». Successivamente, con il supporto e la collaborazione dell’ufficio di rappresentanza di Daniele Ghiselli, Gaia ha lanciato MOOI, giovane brand già presente in Rinascente a Milano e nei principali negozi multibrand delle città italiane e internazionali.
«MOOI in olandese significa “bello”, è una parola che mi piaceva molto. Si tratta di un prodotto assolutamente di nicchia, ricercato, dalla forte identità, estremamente femminile. Sono capi che “parlano” individualmente. I tessuti sono ricamati, broccati, in macramè, impreziositi da cristalli, arricchiti da accessori con pietre e piume. MOOI – aggiunge la designer – è un segmento di lusso. Qui la femminilità gioca un ruolo essenziale: la donna che infatti sceglie di acquistare MOOI possiede una forte personalità. La cura dei dettagli e la produzione italiana, contribuiscono a fare di MOOI un brand contemporaneo che sorprende ed emoziona con capi unici».
Ultima, ma solo cronologicamente, fatica creativa di Gaia Carbotti è Marmalade, un concept store che racchiude l’idea di abbigliamento della designer: «Marmalade rappresenta degli “stores aperti”, dei piccoli punti di ritrovo, non necessariamente su strada. Il brand non è prodotto da noi, ma scelto da me. L’obiettivo è quello di inserirci all’interno di uno showroom importante, la cui storicità ci consenta di raggiungere il cliente giusto. Con Marmalade stiamo sviluppando una formula franchising molto innovativa. La clientela è ormai abituata al fast fashion, noi invece intendiamo offrire qualcosa in più. Tutto infatti nei nostri ambienti è curato nei minimi particolari e ciò consente al cliente di vivere una perfetta customer experience all’interno della nostra boutique».