Panino Giusto nasce a Milano nel 1979. Antonio Civita è ideatore e fondatore della Accademia del Panino Italiano, Fondazione Culturale che lavora – paradossalmente – anche per tutta la concorrenza di Panino Giusto. Da qui si può evincere lo spirito visionario di Civita che ha investito nei primi anni nella crescita di una realtà che lavora per promuovere il concetto di panino italiano e tutta la filiera che un panino porta con sé, sul piano B2B.
Panino Giusto alla sua nascita si pone immediatamente all’attenzione del mercato come brand della ristorazione fast casual, con la sua proposta di altissima qualità, informale e veloce, alternativa alla pausa pranzo tradizionale.
Nel 2010 ne diventa CEO Antonio Civita che, con la socia e moglie Elena Riva, dopo aver gestito in affiliazione 15 locali ne acquisisce la proprietà, con un progetto di riposizionamento e di sviluppo anche all’estero, con la core proposition: the Italian Art of the Panino. Panino Giusto S.p.A. con un fatturato complessivo di 35 milioni di euro, ha 550 addetti e 33 locali, dislocati tra Milano, Roma, Ginevra, Parigi, Londra, Tokyo (3). Dal 2016 è una Società per Azioni, dal 2019 è una Società Benefit e dal 2020 una B Corporation certificata.
INTERVISTA AD ANTONIO CIVITA, FONDATORE DELLA CATENA
Come è nata l’idea di Panino Giusto?
Io divento proprietario di Panino Giusto nel 2010, dopo aver fatto più di 5 anni di esperienza aprendo diversi locali in affiliazione. La nostra idea, in questi primi otto anni, è stata quella di trasformare il panino da prodotto a esperienza, sempre più espressiva del made in Italy. Mentre l’obiettivo per i prossimi anni è trasformare l’azienda in un progetto guidato dalla responsabilità, verso l’ambiente, le persone, gli animali, perché riteniamo che il mondo si possa migliorare anche attraverso un panino, un panino giusto.
In quali termini l’emergenza Covid-19 ha comportato una riduzione del fatturato e un aumento del delivery?
In realtà sono diminuiti entrambi, il fatturato complessivo, per la chiusura prima e la lenta ripresa ora, il delivery perché l’utenza business era il principale utilizzatore ed ancora oggi manca questo apporto in maniera sostanziale.
Quali modifiche per l’utenza a seguito dell’emergenza sanitaria?
Diverse tra le quali emerge la nostra nuova app MY Panino Giusto, una app da cui puoi ordinare i tuoi prodotti e decidere se averli a casa o in ufficio, oppure venire a ritirarli presso un nostro locale o mangiarli servito al tavolo.
Il 30 settembre 2019 avete trasformato la vostra ragione sociale in società Benefit e il 20 gennaio 2020 avete ottenuto la certificazione come prima B Corp della ristorazione italiana rilasciata dall’ente B Lab. Cosa significa?
Significa pensare come ogni aspetto del nostro business impatta sulla comunità circostante fatta di persone, di ambiente e di animali. Abbiamo tracciato i binari di Panino Giusto per il futuro, siamo orgogliosi di pensare che anche quando io e mia moglie (tra molti anni) ci saremo ritirati dal lavoro questa azienda continuerà a lavorare anche per il bene comune.
Nel 2015 avete promosso la nascita dell’Accademia del Panino Italiano, una fondazione culturale che valorizza e tutela il Panino Italiano come espressione autentica del made in Italy. Ce ne parli.
Il panino può essere un’altra icona della magia italiana come lo è già la pasta, la pizza il caffè ed altri prodotti della nostra cucina mediterranea, per far questo però dobbiamo agire uniti, le aziende che come Panino Giusto hanno messo al centro del proprio business il panino di qualità, gli chef ed i creativi che sanno fare abbinamento e ricette straordinarie e i produttori di eccellenze, di cui l’Italia abbonda come nessun altro paese al mondo. Insieme dobbiamo valorizzare le differenze tra un panino ed il Panino Italiano che ha come caratteristiche principali l’artigianalità, il territorio la creatività. In questo ambito la vocazione di Accademia è anche quella di fare sistema, come sta facendo ora con il progetto I Panini della Rinascita, per il quale ha riunito in network un gran numero di esercenti concorrenti che affrontano la riapertura con un menu di 5 item uguale per tutti, ma diversamente interpretato da ciascuno.” Cosa pensa della dieta vegetariana e vegana e come si pone Panino Giusto nei confronti di queste visioni? “Con grande attenzione e rispetto, è una scelta ed un bisogno di una parte della nostra clientela, alcune volte anche solo per un determinato periodo, e noi abbiamo ideato delle ricette che soddisfano questa esigenza sempre mettendo al centro la qualità della materia prima e la bontà delle ricette.”
Oggi chi sono gli utenti tipici del Panino Giusto?
Sono persone attente ai dettagli, come la quantità/qualità dei prodotti che mettiamo nei nostri panini. Sono persone esigenti, disposte a pagare qualcosa in più per avere molto di più, ma sempre a attente nel vivere un’esperienza premium e outstanding.
A cura di Giorgio Nadali