Beesness Maggio Giugno 2020

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LENTO RITORNO AD UNA NUOVA NORMALITÀ

Abbiamo vissuto più di due mesi di confinamento e di obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali e professionali definite dal governo come non essenziali. La formula dello smart working o lavoro agile presso la propria abitazione è diventato il concetto chiave di questo periodo in Italia. La parola è mutuata dalla società americana, già abituata a lavorare in questo modo. Non dimenticheremo facilmente le nostre città svuotate e deserte, con gli animali che si riappropriano dei propri spazi. Le sirene delle autoambulanze, che si susseguivano ininterrottamente, sono state l’unico suono che ha accompagnato queste giornate caratterizzate da un silenzio assordante: una corsa contro il tempo agli ospedali, nella speranza di salvare più vite possibili. Siamo stati messi a dura prova dalla pandemia, ma nonostante tutto con la riapertura economica graduale, seppur tra molte criticità, siamo ripartiti.

Avrei voluto poter scrivere questo editoriale sulla ripresa completa dell’Italia in modo diverso e se l’emergenza sanitaria sembra in parte rientrata, siamo però di fronte a una crisi economica e sociale senza precedenti.

Buona parte dei finanziamenti e della cassa integrazione in deroga stanziati per le aziende non sono ancora stati erogati. Inoltre, le linee guida emanate dal governo per la riapertura degli esercizi commerciali sono contraddittorie e confuse. I più penalizzati da questa situazione risultano essere i ristoratori. Sulla base dei dati della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – il settore non vedrà la riapertura di oltre 50mila imprese si stima che almeno 350mila persone perderanno il lavoro. In questo contesto, privo di linee guida coerenti e di aiuti da parte dello Stato, molti italiani dovranno reinventarsi.

Nonostante il clima di timore e di incertezza, alcune aziende di spicco del nostro paese e nel mondo, hanno saputo convertire temporaneamente il proprio core business. Nel segmento lusso, Armani ha dato inizio alla produzione di camici monouso per i presidi sanitari, esempio seguito anche da Prada, mentre Calzedonia (marchio in franchising), Mango e Roncato si sono dedicati alla produzione di mascherine riutilizzabili.

Non solo aziende di abbigliamento: anche il settore automotive ha fornito il suo contributo alla crisi sanitaria. Lamborghini ha riconvertito un reparto per la produzione di mille mascherine al giorno e la Ferrari ha progettato in sole cinque settimane il primo ventilatore polmonare.

Permettetemi di consigliarvi di leggere il libro “Il poncho dei Papi” di Christian Gaston Illan e di Maria Giulia Linfante, che racconta come la perseveranza consenta di realizzare i propri sogni.

Beesness continua ad avere una visione di medio e lungo periodo, per affrontare le prossime sfide che ci attendono.

Buona ripresa a tutti.

Giovanni Bonani Direttore Responsabile

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