Innovazione, sostenibilità e ricerca
Pambianco – società di consulenza specializzata nei settori Fashion, Design, Beauty, Hotellerie e Wine&Food – in occasione del 6° Beauty Summit Pambianco organizzato in collaborazione con Cosmetica Italia, ha analizzato l’industria della cosmetica italiana per valutare i nuovi modelli di business che si stanno definendo per rispondere in maniera efficace alle nuove sfide poste dal mercato.
Dopo un saluto di David Pambianco, CEO di Pambianco e moderatore della giornata, i lavori si sono aperti con l’intervento istituzionale di Benedetto Lavino, Vice Presidente di Cosmetica Italia, che ha analizzato lo scenario del settore cosmetico nazionale ed ha dichiarato: “I valori preconsuntivi sul 2021 sono leggermente al rialzo rispetto alle precedenti stime e dimostrano la natura anelastica del comparto. Anche davanti agli elementi di incertezza che caratterizzano l’attuale situazione, le previsioni per il 2022 sono all’insegna di un graduale recupero dei valori pre-crisi. Questo è possibile grazie alla costante propensione all’investimento in ricerca e innovazione del nostro settore, una tendenza che risulta cruciale in un’ottica strategica di adattamento alle evoluzioni del mercato, continuando a mantenere elevati standard di offerta”.
A seguire Alessio Candi, Consulting e M&A Director di Pambianco, ha presentato la ricerca “La Beauty Industry e i nuovi modelli di business” in cui analizza l’andamento del settore a livello globale. Come anticipato da Cosmetica Italia per quanto concerne il mercato interno, anche a livello mondiale il settore beauty è cresciuto dell’8% attestandosi sui 218 miliardi di euro e recuperando solo parzialmente rispetto al 2019 (erano 220 nel 2019). Tutte le categorie merceologiche sono in crescita con lo skincare che vale il 42% del mercato. Un altro elemento fondamentale è dato dall’e-commerce che continua a crescere (+16% nel 2021) e vale 51 miliardi, pari al 23% del mercato. I principali trend in atto nel settore sono il continuo lancio di nuovi brand promossi da influencer e celebrities, la concentrazione con diverse operazioni di M&A realizzate in Italia e all’estero, l’omincanalità ed infine la sostenibilità, sempre più al centro della ricerca di ogni marchio.
La mattinata è quindi proseguita con una chiacchierata informale fra Barbara Lunghi, Head of Listing Sales Italy di Borsa Italiana e Pietro Oriani, Chief Financial Officer di Intercos Group, azienda quotata con ottimi risultati su Euronext Milano dallo scorso novembre.
David Pambianco ha quindi introdotto ed intervistato, per capire dalla viva voce degli imprenditori e dei manager i loro punti di vista.
Emmanuel Goulin, Direttore Generale Divisione L’Oréal Luxe Italia, ha analizzato il mercato del beauty attraverso il punto di vista privilegiato di una realtà articolata come L’Oréal, primo gruppo cosmetico al mondo. Il manager in particolare ha offerto uno spaccato sul segmento del lusso e sulle strategie necessarie a posizionare un beauty luxury brand sul mercato. L’approccio corretto richiede una visone multicanale specifica che si compone oggi di profumerie, grandi magazzini, boutiques ed e-commerce.
Carlo Bianchini, General Manager Pharma Division Bolton Group, ha presentato la realtà da 2,8 miliardi da lui guidata ed ha approfondito le case history dei due progetti di rilancio in atto per il brand Somatoline in Italia e per il brand Rogé Cavaillès in Francia.
Luca Lomazzi, Country General Manager Shiseido Italy, ha spiegato come oggi l’azienda fra i suoi driver di crescita inserisca la capacità di essere contemporaneamente local e global e l’investimento in ricerca che, grazie ai loro 8 centri di sviluppo nel mondo, oggi li pone all’avanguardia sia nello spostamento verso l’uso di prodotti sempre più di origine naturale che in termini di performance. Lo skincare, settore che vedono destinato a crescere ulteriormente, si potrà avvalere di nuovi prodotti che andranno sotto il nome di “bioperformance”, dalle prestazioni molto vicine a quelle della chirurgia estetica.
Davide Tavaniello, Co-Founder e Co-CEO Hippocrates Holding ha dato voce all’evoluzione del canale distributivo delle farmacie, sempre più destinate ad aggregarsi e a fare sistema. Loro stanno procedendo con le acquisizioni ed hanno lanciato anche una private label con linee di integratori e igiene e dermocosmetica che vorrebbero arrivasse a pesare anche il 10/15% del loro fatturato.
Stefano Zanzi, Presidente HSA Cosmetics, infine, ha parlato della recente cessione dell’azienda a The Equity Club (Tec) e del loro conseguente ingresso con delle quote nella capogruppo. Il Gruppo, che sta valutando ulteriori acquisizioni, lascia autonomia ad ogni singola azienda ma ne accelera lo sviluppo. Loro, in particolare, stanno ampliando la loro offerta per il canale professionale affiancando al colore la dermocosmesi.
A chiudere la fase introduttiva della mattinata Walter Ricciotti, Managing Partner di Made in Italy Fund, che ha dichiarato: “Il mercato del Beauty è oggi uno dei più interessanti per i fondi di Private Equity. Come fondo intendiamo continuare a investire in questo settore, che ha dato prova in questi ultimi anni di buona resilienza e di una ineguagliabile capacità di innovarsi e reinventarsi, per intercettare i nuovi trend. Le aziende di questo segmento, grazie al supporto di un fondo come il nostro, possono accelerare il loro processo di crescita e sviluppo, digitalizzarsi e consolidarsi, diventando maggiormente competitive a livello globale, anche attraverso operazioni di M&A e Add-on.”
Il Summit è quindi ripreso dopo il coffee break con l’intervista a Giovanni D’Antonio, CEO e Co-Founder di Medspa, azienda nata da una expertise nel settore della chirurgia plastica e proprietaria del brand di skincare Miamo. Il Gruppo, che ha un giro d’affari di 25 milioni di euro oggi punta sull’estero per continuare a crescere. Corteggiati dai fondi d’investimento oggi puntano a crescere da soli, anche attraverso l’acquisizione di altri brand che si rivolgono al canale farmacie.
A seguire Carlo Bertolatti, General Manager Yves Rocher Italia, ha presentato la propria case history, di una realtà che cresce ininterrottamente da 10 anni e che oggi fa l’80% del suo fatturato attraverso la vendita diretta. L’intervento ha analizzato l’importanza di una vendita multicanale che fornisca ai clienti un’esperienza di marca sempre più coerente e
gratificante. Altra leva di sviluppo importante è quella della sostenibilità che porterà il gruppo, già società Benefit dal 2021 a diventare nei prossimi anni B corp a livello internazionale.
Corrado Brondi, Founder e CEO Give Back Beauty ha riassunto le varie aree di business del Gruppo da lui guidato ed ha introdotto il tema, molto attuale, dei “talent driven brands”.
Stefano Fatelli, Amministratore Delegato Cantabria Labs Difa Cooper ha condiviso l’esperienza di un gruppo da oltre 300 milioni che ha il proprio punto di forza nell’essere proprietari degli ingredienti. Questo porta, per i tempi di sviluppo degli stessi, ad avere un approccio di lungo periodo che garantisce la massima affidabilità e qualità. Oggi l’azienda è presente nel nostro Paese con diversi brand che vanno dai solari alla skincare all’antiage. Alla luce del recente lancio del brand Elancyl, nel canale delle farmacie, si è infine ragionato sul cambiamento dei consumatori resi più conspevoli dell’importanza della salute dal periodo pandemico.
Un ulteriore approfondimento e spunto di riflessione è scaturito dall’intervista con Federica Montelli, Head of Fashion Rinascente. La manager ha evidenziato come la distribuzione abbia dovuto gestire il cambio di consumatore, in questi ultimi anni prevalentemente domestici. Una clientela locale ha richiesto maggiore rotazione di prodotto e un approccio esperienzale che li ha spinti a creare maggiori interazioni fra moda e beauty. Inoltre stanno implementando un nuovo format di Beauty bar, funzionale a presentare brand emergenti o progetti di nicchia ai loro consumatori. Oggi, dopo un periodo di vendite quasi esclusivamente dominato dalla skincare, sta tornando anche la richiesta per il make-up.
A chiudere la vivace mattinata di interventi è stata infine l’intervista a Jean Madar, Chairman of the Board and CEO InterParfums, Inc. Forti del know how acquisito nel segmento della profumeria per ora non stanno valutando l’ampliamento ad altri segmenti. Vedono grandi spazi di crescita nel loro comparto sia con l’acquisizione di nuove licenze che con l’acquisizione di marchi.
A cura della Redazione