“ZIPPING UP MY BOOTS, GOING BACK TO MY ROOTS” a definire un momento importante per JOHN RICHMOND, che si immerge completamente nel suo DNA presentando una speciale capsule durante la Milano Fashion week. Una Collection con focus sul denim, da sempre protagonista del brand che si presenta in diverse sfaccettature in contrasto con diversi materiali: denim indossato, strappato, laserato sbiancato, tagliato, rattoppato, riparato, su nylon seta e jersey.
Un percorso che dagli anni 80 ad oggi ritrova il momento perfetto per la celebrazione di un pezzo iconico che ha fatto di JOHN RICHMOND il marchio per eccellenza, che contamina e sdogana. Un evento in uno dei posti simbolo di Milano, i Dazi, quasi a voler ritornare allo storico utilizzo di queste porte che permettevano di entrare in città, ecco John Richmond le simboleggia quasi come porta per entrare nel nuovo millennio, reinterpretando un’era che oggi è tornata assolutamente attuale.
Un evento per incontrarsi, parlare e far conoscere la crescita di questo marchio che negli ultimi tempi ha ritrovato il suo spazio, aprendosi alle nuove frontiere del web3, immergendosi nel campo dell’hotellerie e lanciando sul mercato nuove linee come la RICHMOND X protagonista nel recente PITTI Uomo a Firenze. Una giornata con John partita nel primo pomeriggio fino a notte fonda dove le parole sono venute ad un certo punto sostituite dalla musica e con un party esclusivo dove ci si è immersi nel mondo denim e in quello di John Richmond.
Un grande animale ha accolto gli ospiti al loro ingresso, quasi onirico, simbolo di modernità e di avanguardia. Il tutto immerso in un blu denim a dissacrare a disorientare come nel miglior spirito della maison: DISORDER, DESTROYED and DISORIENTED. Utilizzare la realtà̀ esistente come un punto di partenza, lasciare un segno importante che non sia definitivo.
Solo i visionari pensano in grande, sognano nuovi spazi, immaginano e trasformano con i segni. Luci e tessutiche cancellano, coprono e trasformano, lasciando all’immaginazione la possibilità̀ di creare e ricreare, scoprire nuove forme, sensazioni. Osare, recuperare, combinare architettura e poesia, trasformare i versi e le parole in materia, o per meglio dire in tessuto e luce. Il denim come tessuto, luce, colore e forma. Questo è il concept che, sotto la direzione artistica dell’Arch. Fabio Marano e del suo studio di progettazione FAMA Architecture & More, con la collaborazione di Marco Chiodo e Alessia Piccirillo, il gruppo ARAV realizzerà̀ per la presentazione della nuova capsule collection firmata John Richmond FW23.
A cura della Redazione