MUSEO LEGENDS, L’ESPERIENZA DEL CALCIO MONDIALE

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Origine dell’idea e visione a lungo termine: come è nato il Museo Legends a Madrid e come te lo sei immaginato?

“Dopo aver visitato molte città del mondo, Madrid è quella che ha offerto le condizioni ideali per un’esperienza così emozionante come Legends. Madrid è una capitale europea e mondiale del calcio molto accogliente e recettiva per tutti. Da qui, il nostro orizzonte aspirazionale di costruire un Legends su ogni continente. Abbiamo già un secondo Legends in Medio Oriente (Riyadh, Arabia Saudita) e siamo a buon punto per aprire negli Stati Uniti, in Sud America e in Asia per portare questa esperienza in ogni angolo del pianeta.”

Esperienze interattive emozionanti: quali sono le migliori offerte dal Museo Legends ai visitatori, in particolare agli appassionati di calcio?

“Legends, per diventare l’esperienza più emozionante del calcio mondiale, ha due grandi traguardi: prima di tutto, esporre la collezione più importante del mondo; secondo, accompagnare questo patrimonio storico con tecnologia d’avanguardia per far vivere al visitatore ogni sfaccettartura del calcio.

In questi sette piani di esperienza, si è immersi in un’emozione indescrivibile. Vorrei sottolineare il cinema 4D, un’esperienza unica al mondo che attraverso questa tecnologia ci fa vivere e vedere le 22 Coppe del Mondo. Menzionerei anche la montagna russa del calcio, il caleidoscopio con contenuti in diretta della LIGA e la sala di calcio ART, un’esperienza di proiezioni dove il calcio si intreccia con l’arte.”

Bilanciare storia e innovazione: come l’aspetto storico del calcio si rapporta con le nuove tendenze e innovazioni nel design e nell’esperienza museale?

“Siamo costantemente all’avanguardia, rispettando e mettendo in evidenza ogni evento della sua storia. Legends, tra le altre cose, è un’esperienza ricca di dettagli. Diciamo sempre che è ideale per il padre, il figlio e il nonno, poiché copre questi segmenti tenendo molto in considerazione l’equilibrio tra storia e attualità, senza trascurare ciò che avverrà in futuro.”

Qual è il ruolo del Museo Legends nel preservare e celebrare la ricca storia del calcio spagnolo e internazionale?

“Indubbiamente, a Legends Madrid abbiamo uno spazio predominante per la storia del calcio spagnolo, ma in questa capitale mondiale del calcio così cosmopolita coinvolgiamo ogni nazione e club del pianeta generando un equilibrio che definisce un’esperienza decisamente emozionante. Dico sempre che il destino ha voluto che fossimo i custodi di questa parte così speciale del calcio, che non è altro che la sua storia, il suo senso di appartenenza. Abbiamo saputo custodire attraverso questi testimonianze utilizzate in campionati e partite ufficiali, e questa è una bellissima responsabilità che assumiamo con molta passione e impegno.”

Gestione delle collaborazioni con ex giocatori, allenatori e figure chiave: come fate?

“Sono le leggende stesse a chiederci di essere qui. Abbiamo avuto casi eccezionali, meravigliosi, come quello di Mijatovic che ci ha donato la maglia con cui ha segnato il gol del trionfo nella finale di Champions del 1998 per il Real Madrid, la maglia del capitano Javier Zanetti con cui ha sollevato la Champions nel 2010 con l’Inter di Milano e Rodrygo Goes che ci ha consegnato la maglia della sua migliore partita della sua vita, le semifinali contro il City dove ha segnato un doppio gol. Tutti ci raccontano le esperienze delle loro maglie e con esse le loro imprese sul campo da calcio.”

Impegno del Museo Legends nell’ispirare le nuove generazioni?

“La parola ispirazione è stata quotidiana fin dal momento in cui abbiamo aperto. Al Mondiale di Italia 1990 ho ottenuto il primo oggetto di questa collezione, e li ho capito in quel momento che il patrimonio della più grande passione umana, che è il calcio, non era preservato, dovevamo recuperarlo. Ho impiegato 28 anni per costruire questo museo rendendo la collezione completa e visitabile da tutti per lasciarla alle future generazioni.

Reazione più significativa di un visitatore a una mostra o esperienza nel Museo?

“Quando Iker Casillas ha visitato la sezione riservata alla Spagna Campione del Mondo 2010 e abbiamo visto la commozione sul suo volto, ho capito che il Museo era stato progettato e pensato molto bene. Posso anche menzionare il caso di un colombiano appassionato di calcio che ha trascorso dieci ore dentro il Museo per vederlo nei minimi particolari, quando di solito l’esperienza è progettata per essere percorsa in 90 minuti, ma ci sono amanti di questo sport che assaporano e godono del Legends in modo molto speciale quasi fosse un’esperienza di culto.”

Contributo del Museo Legends alla promozione della cultura del calcio: come conservare, custodire e condividere il calcio come strumento di fratellanza tra i popoli?

“Il calcio fa parte della cultura di ciascuna delle nazioni del pianeta in modo molto speciale. A Legends comprendiamo che il calcio è una delle cose più importanti nella vita ed è per questo che sotto questo concetto abbracciamo nella nostra esperienza tutte le diverse culture che compongono il nostro mondo.”

A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi

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