Un risultato importante, frutto del mix di diversi di fattori: la qualità delle collezioni; l’impegno delle aziende nella creatività e sperimentazione, con novità stilistiche e/o di materiali in linea con le nuove tendenze del consumo; la capacità da parte dei migliori retailers e compratori di selezionare gli ordini secondo logiche curatoriali che si integrano – senza subordinarsi – con le necessità commerciali, consentendo opportunità e visibilità anche alle nuove generazioni e alla ricerca moda.
La presenza dei media, nazionali e internazionali, è senz’altro un altro importante tassello per la buona riuscita della kermesse, che si conferma appuntamento fisso e imperdibile nel calendario internazionale degli eventi moda.
Anche la capacità della macchina organizzativa di Pitti di creare un dialogo sempre coinvolgente e vitale tra la ricca proposta di tessuti, tendenze moda, lavorazioni di alta qualità, progetti speciali e contaminazioni artistiche, trasudanti dai numerosi stand dislocati nei padiglioni del polo fieristico di Fortezza Da Basso, e gli eventi glamour disseminati in città, è sempre stato fattore chiave di successo.
Tra i tanti eventi in programma: le sfilate dei Guest Designer Magliano e SS Daley, il designer showcase di Todd Snyder, il debutto assoluto di Achilles Ion Gabriel, la speciale installazione immersiva che ha celebrato Guess Jeans al Teatro del Maggio, il lancio della collaborazione di Tod’s e Automobili Lamborghini – assieme ai numerosi progetti speciali e partecipazioni internazionali in Fortezza, tra i quali NEUDEUTSCH curato da Julian Daynov che ha acceso i riflettori sulla nuova scena creativa dalla Germania, e l’installazione e il libro Velvet Mi Amor che Stefano e Corinna Chiassai hanno dedicato al velluto.
Pitti Uomo, nell’edizione n. 105, conferma dunque la sua natura di piattaforma internazionale capace di legittimare la forza e il prestigio della moda italiana; la comunità internazionale di interessi e cultura si ritrova in unità spaziale e temporale a condividere la medesima volontà di focalizzarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati.
I numeri entusiasmanti registrati sono una conferma.
“I 4 giorni di salone, dal 9 al 12 gennaio 2024, hanno registrato, rispetto all’edizione di gennaio scorso, un incremento di compratori esteri pari a 4% e di punti vendita pari a quasi il 6%, e i visitatori totali sono stati circa 20.000, afferma Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine.
E prosegue: “Il leggero calo del dato italiano era previsto, alla luce dei rallentamenti del mercato interno, degli ultimi tre o quattro mesi. 13 mila i buyers (escluse le altre categorie di visitatori), di cui 4.700 esteri. Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia, Cina, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Polonia, Canada, Danimarca e Svezia, i primi venti paesi in ordine di affluenza, tutti in crescita”.
“In particolare, conclude Napoleone, Germania, Francia, Stati Uniti, Belgio, hanno registrato performance a doppia cifra, e i principali mercati asiatici, Giappone, Corea del Sud, Cina Continentale e Cina Hong Kong, Taiwan, Singapore e altri emergenti, sono in costante recupero”.
A cura di Laura Lamarra