Aperto a Monza il primo locale del nuovo food concept dedicato alla cucina di mare che stupisce per qualità e trovate innovative, destinato a crescere velocemente
E chi se l’aspettava che a Monza ci fosse il mare! Ma deve essere per forza così, visto che in città è stato appena inaugurato un vero e proprio porto, con tanto di pescatori, camalli e banco del pescato fresco. La notizia che dietro al progetto ci sia il team visionario di Pane & Trita rende però tutto più chiaro.
Nuova insegna nel panorama dell’offerta gastronomica brianzola, TIPORTO è infatti il rivoluzionario format nato dalle menti creative e incontenibili dei quattro soci che, in meno di dieci anni, hanno saputo costruire – proprio attorno al brand Pane & Trita e a provocazioni di gusto come l’Uniporco, il Terùn, il Grillo Cheeseburger o il più recente Cyber Burger – una proposta di successo grazie a materie prime di alta qualità, innovazione e uno stile irriverente e giocoso. Le stesse basi sulle quali è stato immaginato TIPORTO, food concept con un’offerta interamente dedicata alla cucina di mare e con un menu tarato sul pescato del giorno. Proprio come accade nei locali che si trovano in un porto mediterraneo o in una località costiera.
Aperto sette giorni su sette, sia a pranzo sia a cena, del “porto di mare” si respira l’atmosfera vivace e piacevolmente caotica, resa ancora più coinvolgente da un’iniziativa unica nel suo genere: una vera e propria asta del pesce che viene messa in scena ogni sera e consente agli ospiti del locale di accaparrarsi una serie di piatti a prezzi vantaggiosi, a patto di essere i più veloci. A segnare l’inizio della “sfida”, il suono di un campanaccio fatto vibrare con vigore da uno dei camerieri che sfoggiano look in perfetto stile “portuale nordico” con tanto di berretto di lana in testa.
La carta è un inno al mare e ai suoi preziosi tesori: dai crudi freschissimi, ai classici primi piatti della tradizione italiana realizzati con pasta di grano 100% italiano trafilata al bronzo e crostacei, mitili o polpo; dai secondi piatti con diverse cotture del pesce (griglia, padella o brace), all’immancabile fritto misto che da TIPORTO viene servito “mezzo metro alla volta”; e infine panini a base di pesce e pizze in perfetto stile marinaro per chi non teme di fare il pieno di carboidrati.
Lo stesso vale per gli arredi. Reti da pesca appese alle pareti, sacchi di iuta, insegne luminose e vecchie scatole di metallo, pavimenti in legno e maiolica, colonne rivestite in ceramica, tavoli che richiamano il legno delle barche e container industriali come bancone: elementi che giocano con l’immaginario collettivo, evocando sia le tipiche pescherie di una volta, sia i più veraci banchi dei mercati del pesce. Quelli dell’Europa del Nord in particolare, ai quali lo stile si ispira.
In questo scenario trovano posto anche le casse di birra Ichnusa, che diventano così parte dell’arredamento sottolineando al contempo l’importante partnership con lo storico brand sardo, e ponendo l’accento sull’abbinamento tra la cucina di mare e la birra, un incontro perfetto, molto apprezzato dai più giovani e ben valorizzato dal menu.
Insomma, quello di TIPORTO è un ambiente vivace e accattivante, che si articola su uno spazio molto ampio: 700 i mq complessivi, aperti verso l’esterno con dieci vetrine su strada, in grado di ospitare
duecentoventi coperti, che diventeranno quattrocento in estate quando verrà inaugurato anche il dehors.
Quella di TIPORTO vuole essere una proposta trasversale, in termini di offerta gastronomica e occasioni di consumo. Per questo oltre a divertirsi nella grande sala conviviale, è possibile vivere esperienze più intime grazie a Tiporto Secret, una zona privé con menu dedicato dove assaporare il gusto esclusivo della secret room.
Un progetto destinato a crescere quello di TIPORTO per il quale è previsto un programma di espansione analogo a quello portato avanti da Pabel Ruggiero, Filippo Lo Forte, Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda con Pane & Trita che, in nove anni, ha visto crescere i punti vendita in Lombardia, fino ad arrivare agli attuali sette tra Milano, Como e la Brianza.
A cura della Redazione