LUISA SPAGNOLI, FASHION SHOW PRIMAVERA/ESTATE 2025

Share:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
Print

L’armadio di una donna. I suoi vestiti, la sua sensibilità. Il suo personalissimo senso del bello. La moda come spazio di libertà, indipendenza, forza: spazio non di costrizione, ma di costruzione di sé stessa. Ogni giorno, secondo il suo umore e il suo gusto personale negli abbinamenti. La collezione PE 25 di Luisa Spagnoli va alla scoperta non di spazi esotici, di viaggi in luoghi remoti, ma cerca nello spirito di ogni donna gli spazi di libertà che merita.

La moda come percorso. Come viaggio interiore.
Luisa Spagnoli presenta una nuova collezione pensata nella leggerezza e nella precisione, nell’equilibrio tra la velocità del presente e l’eredità del passato, valori fondanti del marchio fin dalla sua nascita: tradizione e innovazione, sartorialità e industria. Una visione di eleganza come sinonimo di libertà.
Sei tu a decidere la donna che sei, quello che vuoi esprimere attraverso il modo in cui ti vesti – e il modo in cui vivi: Luisa Spagnoli PE 25 è pensiero di libertà.
Libertà fatta di prezioso shantung di seta come un soffio d’aria, di maglia – il sempre presente fascino del savoir-faire ormai quasi secolare di Luisa Spagnoli nella maglieria – e chiffon, pizzo, garza quasi impalpabile e jersey dalla maglia finissima, elegante raffia.

Una scala di colori che parte dal nero alla profondità del blu oltremare, il verde prato e il verde pillola, acqua e rosa baby, fucsia, giallo oro e arancione fino a raffreddarsi nel bianco. Una tavolozza da pittrice impressionista, appassionata e penetrante.

Chi è la donna che attraversa la passerella della collezione Luisa Spagnoli PE 25? Proietta sé stessa nel presente, creativa e libera. Nella coscienza che a cambiare il mondo non sono i vestiti, ma le donne che li indossano. La libertà degli abbinamenti: la joie de vivre delle camicie over, bianche, morbidissime, con la gonna in raffia; i bottoni delle giacche curatissimi con richiami anni ’70, i cardigan ampi un po’ maschili e i pantaloni altrettanto comodi (anche a zampa), la giacca scatolina di lino nera.
Gioia di vivere è leggerezza: la leggerezza dello shantung a sahariana più che a palloncino; le tuniche di garza impalpabili (è una collezione tattile, da toccare). Il filo conduttore del marrone – caldo e invitante, cioccolatoso nella dolce profondità del comfort, il marrone del legno naturale e concreto – ritorna attraverso gli abiti accessoriati con la gioielleria di corno, uno squarcio etnico che lacera la trama del bon ton.
Il talento inimitabile della manifattura italiana risplende nell’intrecciato degli accessori – le cinture morbidissime, le scarpe – è fatto di giustapposizioni: con il décalage delle scarpe, alte o basse, nell’armonia serena delle proporzioni.

A cura della Redazione

Possono interessarti anche..

Beesness Settembre Ottobre 2024

In autunno si alza il sipario sulla moda Inauguriamo questo nuovo numero di Beesness con l’intervista alla Chef Andrea Berton, allievo di Gualtiero Marchesi, decano