FRANCESCA BARDELLI NONINO, 125 ANNI DI STORIA IN UN BICCHIERE

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Innovazione e tradizione: Nonino Distillatori vanta oltre 120 anni di storia. Come riuscite a mantenere viva la tradizione pur innovando nel mercato contemporaneo?
Da sempre concepiamo l’innovazione nel rispetto della tradizione. Siamo distillatori dal 1897 e per noi la “friulanità”, l’italianità, l’artigianalità e la qualità sono pietre miliari imprescindibili del nostro modo di lavorare; tutto deve partire dal rispetto di questi elementi.

Per noi l’innovazione è quindi un ‘aggiornamento’ della tradizione, un suo adattamento ai tempi moderni. Manteniamo viva la tradizione grazie a una passione genuina per la grappa, che tramandiamo in famiglia di generazione in generazione.
Così se mia nonna e mio nonno , Giannola e Benito Nonino, hanno fatto la Rivoluzione della Grappa il 1° dicembre 1973, creando la prima grappa Monovitigno(R) della storia, dimostrando che eccellenza potesse essere la Grappa,  mia mamma Cristina e mia zia Antonella ed Elisabetta, si sono impegnate per fare apprezzare in tutto il mondo la versatilità di questo distillato, facendo scoprire a mixologists quanto è meravigliosa in miscelazione. Io invece ho portato il distillato più antico della nostra Italia, su digitale, con un nuovo linguaggio di comunicazione, più semplice, autentico e adatto alle piattaforme social.


Strategie di Marketing Digitale: Lei è stata definita “l’influencer della grappa” con una forte presenza sui social media. Quali strategie ha adottato per avvicinare un pubblico più giovane a un prodotto tradizionale come la grappa?
Essere definita l’“influencer della grappa” è stata la celebrazione di un obiettivo di comunicazione che avevo inseguivo da tempo: creare una cultura digitale della grappa per fare capire anche ai miei coetanei quanto sia meraviglioso questo distillato, icona della cultura ed eccellenza italiana. L’approccio che ho avuto sui social è stato molto naturale, l’idea era quella di riuscire a rompere “la barriera del digitale” e fare sentire le persone come se fossero in distilleria con noi, raccontando con piccoli video da massimo 90 secondi le particolarità della nostra distillazione, fun fact sui nostri prodotti, l’impegno e il cuore che investiamo nel farli. Ho creato tutti i miei contenuti con la convinzione che “non esistono prodotti vecchi, solo narrazioni noiose” e con questa idea in testa ho fatto appassionare sul mondo digitale, un target più giovane sulla Grappa!

Heritage Marketing: In che modo l’eredità culturale e storica del brand viene integrata nelle vostre campagne di marketing per creare un legame emotivo con i consumatori?
Condividere la nostra passione, la nostra storia, incontrando direttamente chi consuma i nostri prodotti, facendo vivere la nostra distillazione 100% con metodo artigianale in distilleria e online sono il nostro strumento più potente.
Il nostro Heritage è garanzia di qualità, le persone sanno che assaggiano i prodotti di una famiglia che fa quel mestiere dal oltre 125 anni. Lo storytelling, a patto che sia autentico, riesce ad unire alla qualità dei nostri distillati, le emozioni, i valori, gli insegnamenti parte della nostra storia: dalla distillazione della prima grappa Monovitigno(R), la creazione della prima acquavite d’uva, alla grappa nei cocktail, fino ad arrivare al riconoscimento di “miglior distilleria del mondo” nel 2019 secondo wine enthusiast. Bere la nostra Grappa diventa così un modo di degustare la nostra storia; i nostri valori, il nostro impegno e condividerne le emozioni.

Eventi come Strumento di Marketing Esperienziale: Il Premio Nonino è un esempio di come gli eventi possano rafforzare l’identità del brand. Qual è l’importanza di tali iniziative nella vostra strategia di marketing?

Creato nel 1975 con lo scopo di salvare e fare ufficialmente riconoscere i vitigni autoctoni friulani, divenuto negli anni un premio internazionale che ha anticipato 6 Premi Nobel, il Premio Nonino è l’esempio lampante di cosa è in grado di fare l’amore per il proprio lavoro. Nato perché i miei nonni, Benito e Giannola, volevano distillare la grappa più buona del mondo, questo premio ha trasformato la nostra distilleria in una piccola capitale della cultura con personalità, scienziati, scrittori, filosofi, drammaturghi e maestri del nostro tempo da tutto il mondo, che si riuniscono sotto lo stesso tetto, per parlare dei temi più rilevanti dei nostri giorni, il tutto grazie a e degustando la nostra grappa…

Trasparenza e Autenticità: ha sottolineato l’importanza della trasparenza in etichetta per distinguere la grappa artigianale da quella industriale. Come comunicate questi valori ai consumatori e quale impatto hanno sulle loro scelte?
Il consumatore di oggi vuole bere meno, ma meglio. È interessato a una esperienza degustativa che rappresenti la cultura, la storia, la tradizione di un luogo. In questo nuovo contesto è ancora più importante da sottolineare riguardo alla Grappa e a qualsiasi altro distillato che se vogliamo veramente sapere cosa stiamo bevendo, è necessario imparare a leggere l’etichetta. Avere una distilleria artigianale non garantisce un prodotto artigianale. Un marchio può possedere una distilleria artigianale ma acquistare distillati industriali da una terza distilleria a dieci volte il costo più basso. Per questo motivo, in tutte le nostre Grappe dichiariamo “100% distillato con metodo artigianale”. · Un numero su una bottiglia non indica necessariamente la durata dell’invecchiamento; quel numero deve essere seguito dall’unità temporale (5 anni o 12 mesi). Tuttavia, quel numero è solo il nome del prodotto. · Il colore di un prodotto non indica necessariamente che il liquore sia invecchiato. In molti distillati è possibile alterare il colore aggiungendo caramello senza la necessità di dichiararlo. Per questo motivo, in tutte le nostre Grappe invecchiate dichiariamo 0% di colorante aggiunto.

Ruolo delle Donne nell’Azienda: La famiglia Nonino ha una lunga tradizione di leadership femminile. Come questa caratteristica ha influenzato la cultura aziendale e le vostre strategie di mercato?
Da Nonino, la leadership femminile non è solo un principio, ma è profondamente radicata nella nostra storia aziendale. Le donne hanno sempre ricoperto ruoli centrali, influenzando in modo decisivo la nostra cultura e le nostre strategie. La figura della mia bisnonna Silvia, la prima donna mastro distillatore in Italia, è emblematica di questa tradizione: durante la Seconda Guerra Mondiale, rimasta vedova, si è fatta carico della distilleria per sostenere la sua famiglia, difendendo con forza la grappa, l’unica risorsa rimasta. Senza il suo coraggio e la sua determinazione, il nostro percorso sarebbe stato molto diverso.
Anche mia nonna Giannola, che ha rivoluzionato la Grappa, e mia madre Cristina, insieme alle zie Antonella ed Elisabetta, che oggi guidano l’azienda, hanno dato un contributo fondamentale nella crescita del nostro marchio. In casa Nonino, siamo convinti che il talento e la leadership non abbiano genere. La nostra cultura aziendale promuove l’uguaglianza e incoraggia ogni membro del team, indipendentemente dal sesso, a esprimere e sviluppare le proprie idee.

Oggi, più che mai, siamo impegnati a sostenere la leadership femminile. Offriamo attivamente mentoring, risorse e opportunità di crescita alle donne in posizioni di leadership, affinché possano proseguire il cammino tracciato dalle nostre antenate. E non solo all’interno della nostra azienda: ci impegniamo anche a promuovere la visibilità e il contributo delle donne nell’intero settore degli alcolici, partecipando a iniziative che celebrano la loro forza, sia nel passato che nel presente.
La nostra è una storia di donne per destino, ma siamo estremamente orgogliose di aver costruito un ambiente in cui il talento femminile sia protagonista, contribuendo in modo decisivo alla nostra identità e al nostro successo. Se mio nonno, che proveniva da un’epoca in cui il ruolo della donna era considerato limitato, non avesse avuto una visione così moderna e aperta nei confronti di mia nonna, non saremmo qui a raccontare questa storia.

Sostenibilità e Responsabilità Sociale: Quali iniziative avete intrapreso per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale nella produzione e nel marketing dei vostri prodotti?
Oltre al Premio Nonino, completamente supportato da noi, stiamo diventando sempre più sostenibili! Prima di tutto la produzione di grappa è sempre stata un’economia circolare: abbiamo sempre utilizzato la vinaccia che distillavamo per ottenere la nostra grappa come fertilizzante per il giardino di mia nonna. Lei coltiva i pomodori più grandi e deliziosi, crediamo che diventino così grandi e buoni perché crescono con tutto l’amore che mettiamo nella produzione della nostra grappa!
Inoltre, quest’anno abbiamo una novità ancora più sostenibile: la farina Nonino Green Spot!
“Farina Nonino – Green Spot” è una farina ottenuta dalla nostra vinaccia distillata, un modo per dare nuova vita ai nostri scarti, dove, grazie a un nuovo processo di fermentazione (5 brevetti), riusciamo a ottenere una farina che mantiene le importanti proprietà nutrizionali della vinaccia, armonizzando il sapore senza limitazioni d’uso. Il processo di upcycling ha il vantaggio di ottenere, oltre a un prodotto ad alto valore nutrizionale e senza glutine, anche un aumento del rendimento e una riduzione dei costi di produzione e ambientali con un minor consumo di energia.
E il pane che facciamo con questa farina è incredibile!

Preferenze Musicali: Quali sono i tuoi cinque brani preferiti su Spotify?
Chiaramente dipende dal momento in cui sono, ma le mie top 5 canzoni su Spotify sono “Man! I feel like a woman” Shaina Twain, “Don’t stop me now” dei Queen, 2 be loved (am I ready) di Lizzo, “La notte” di Arisa, “Can’t get enough of you love baby” di Barry white. Quest’ultima era una delle canzoni preferite di mio nonno, la ballavamo spesso insieme.

A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi

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