MANUALE DEL CONDUTTORE RADIOFONICO

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“Caro Stefano

oggi celebriamo un traguardo straordinario: 40 anni di conduzione radiofonica di cui almeno 25 li abbiamo trascorsi insieme.
Non è solo un anniversario, ma il simbolo di una passione che non si è mai affievolita anzi è aumentata e continua ad aumentare giorno dopo giorno.
Eh, si perché ogni volta che ti metto in ferie per appena una settimana, dopo appena 2 giorni mi chiami per dirmi:” Antonio se hai bisogno di una sostituzione io ci sono, mi manca la radio e voglio tornare on air!!!”
La tua voce è diventata parte della vita di chi ti segue: un punto di riferimento, una compagnia insostituibile, capace di regalare emozioni, riflessioni e sorrisi. La tua dedizione, il tuo talento e la tua capacità di innovarti hanno reso ogni minuto on-air un momento speciale.
Che questo traguardo sia solo una tappa di un viaggio ancora lungo e pieno di soddisfazioni. Grazie per questi 40 anni straordinari, per la tua amicizia, e per tutto ciò che ci hai donato con la tua voce.

Con stima e affetto,
Il tuo direttore Antonio Irace

“In Stefano ho notato ciò che ho visto in pochi; il sacro fuoco della radio.

Quella scintilla negli occhi che dopo 40 anni è ancora viva.

Quell’entusiasmo mai sopito di chi pensa che la radio sia il vero amore.

I partner vengono dopo”

Anna Pettinelli

“Mi viene comunicato che entrerò a far parte di Radio Kiss Kiss, che il mio provino ha convinto gli editori e la direzione artistica.

Se non esistesse la parola “felicità”, sarebbe difficile spiegare in breve le sensazioni che si provano in certi momenti.

Ma non è raro che la felicità si accompagni a una strana sensazione, più complicata da spiegare, ma che si può riassumere così: “tutto troppo bello e forse troppo grande per me!”

Tuttavia, ancora non mi era stata comunicata una cosa che seppi di lì a qualche giorno, una cosa che avrebbe aggiunto felicità e un altro pizzico della “strana sensazione” di cui sopra: avrei cominciato il mio percorso con Stefano Piccirillo!

È un po’ come se a 10 mesi si fosse già capaci di intendere e volere e ci venisse comunicato che a battezzarci sarà il Papa!

Eh, si, perché ascoltavo tanta radio, era così.

Fermi tutti! Lungi da me l’idea di ammantare di santità la figura del mio amico e collega Stefano, ma sono convinto che una sacralità radiofonica ce l’abbia davvero. L’ho incontrato qualche giorno prima delle dirette e ho pensato che un grande che si chiama Piccirillo fosse veramente paradossale.

Era pure alto!

Raccontare mille cose di quelle giornate torride d’agosto che ci hanno visti chiusi in studio per 4 ore al giorno a trasmettere notizie ed emozioni.

E potrei elencare mille cose che ho imparato in quel mese più che in molti anni precedenti di radio.

Queste parole le consegnerò a lui e quindi, forse, non serve ribadire il Grazie! che tante volte gli ho detto.

Ma se è vero che altri leggeranno queste pagine, allora altri leggeranno queste pagine, allora mi piacerebbe raccontarlo che da quell’estate è nata un’amicizia prima ancora che un rapporto lavorativo.

Ho sempre creduto che si possa imparare qualcosa solo da chi si stima, i miei migliori insegnanti sono sempre state persone che ho ammirato e stimato profondamente, ma non di tutti sono diventato amico.

Ed è questo il motivo per cui allora ribadisco il mio grazie a Stefano, aggiungendo un’altra voce al lungo elenco che potrei scrivere:

grazie per essere un amico ancor più di quanto tu sia stato un maestro”

Alfio

“ESSERCI” è un concetto importante e Stefano è uno di quelli che sa farlo.

Stefano sa esserci, sempre…

è un amico vero, sincero.

Sa esserci per te e per milioni di persone che ammalia ed accompagna con la sua voce alla radio.

Penso a Stefano con affetto e stima e come un abbraccio puro e sincero tra due anime.

Ecco, la radio è magica ed è magica.

Proprio perché sa essere tante cose e sa creare legami veri, fraterni, spontanei, irripetibili, indissolubili.

A questo manuale ed a Stefano che tanta radio, musica, “dizione”, e tante altre cose belle insieme”

 –Annachiara Mansino

“Stefano è un pazzo. Pazzo per la radio.

Pazzo per il suo lavoro.

Pazzo per la vita.

Riesce a fare da 40 anni una radio per tutti pur essendo diverso da tutti.

Un mix tra Giotto e Van Gogh.

Tra Borg e McEnroe.

Tra Linus e Cruciani.

Con un ossimoro: un grande Piccirillo

Claudio Guerrini

“É la danza perfetta di una voce suonata assieme a decenni di canzoni (su cui lui ha sempre qualche chicca pronta da svelare), parola che batte il ritmo, giri di base giocati ora in battere ora in levare a seconda di quel che vuole dire e, su tutto, capacità innata di indossare il suono con la stessa eleganza con cui indossa le sue giacche. Stefano è fatto di radio in ogni sfumatura, anche quando la butta lì anche quando hai appena finito di prenderci in giro e ancora ridendo ti dice “tu vai come vuoi, io ti seguo”.

Si, ho avuto la fortuna di condividerci il microfono al cambio d’ora e, da sorella minore di radio, ogni volta, senza stare troppo a dargli peso, me lo sono osservato.

Ogni volta pensando che i radiofonici della sua qualità già solo a guardarli ti insegano qualcosa.

Stefano è fatto di radio e non dovrebbe stupire se pensa veloce e sente fortissimo.

Divora la vita, a perdifiato, quasi fosse una missione da compiere.

E anche perché di una cosa puoi esser certo:

tutta quella vita vissuta lui la porterà in onda”

Ilaria Cappelluti

“Prima di iniziare questo mestiere ascoltavo Stefano alla radio e sognavo un giorno di poter fare quello che lui ha sempre fatto con grande semplicità e amore, perché dietro alla radio non ci si può nascondere a all’ascoltatore arrivi così come sei.

Stefano è un entusiasta di natura e il suo percorso quarantennale alla radio, spero possa essere un valido esempio per tutti quei giovani che vogliono avvicinarsi a questo meraviglioso media e al contempo insegnamento: la radio non si fa per diventare ricchi o famosi ma perché si ama davvero”

Julian Borghesan

“Le molteplici esperienze maturate con successo sulle reti nazionali, i vari ruoli occupati, non solo come conduttore, ma anche nel campo autoriale, musicale e organizzativo. La dedizione e passione per il media radiofonico certificato da decenni, conferiscono a Stefano Piccirillo quella credibilità e autorevolezza necessari per scrivere un manuale per i futuri conduttori, ma anche per chi lo è nell’emittenza locale e vuole fare un salto di qualità. 

Fedele compagno di viaggi nelle emittenti che ho diretto mi ha sempre dimostrato capacità e professionalità oltre a progredire seguendo l’evoluzione del mezzo radio. Un grande in bocca al lupo Stefano”.  

Marco Minelli

“Conosco Stefano da molti anni.

Forse più di 20. Ad oggi posso dire che è una delle persone più preparate e talentuose nel mondo della radio. La sua straordinaria competenza musicale, l’incredibile tecnica di conduzione e la sua voce pazzesca, lo pongono tra i più affermati professionisti del settore in Italia.

Frequentandolo ancor di più negli ultimi anni, ho imparato ad apprezzare ciò che lo rende, secondo me, davvero speciale.

Il suo lato umano.

Una persona disponibile e pronta ad aiutare un amico.

Col passare del tempo ho scoperto sempre più, quanto Stefano sia una persona profonda e sensibile.

È un piacere lavorare con lui e un onore poter imparare ogni giorno da un professionista e uomo come Steven (lo chiamo così affettuosamente)

Grazie Stefano per come sei e per quello che insegni a chi come me ha la fortuna di conoscerti”

Max Poli

“Stefano Piccirillo, grande carriera. Non sono io a dirlo ma gli anni spesi, le ore spese davanti ad un microfono, lo studio, penso al bagaglio di amicizie, il bagaglio di colleghi, il bagaglio di giornalisti, di redazioni, vissuto anche da Stefano.

Invidio tantissimo la sua voce, la tua voce Stefano è meravigliosa.

Se dovessi scegliere di nuovo, se mi trovassi davanti a Dio e lui mi dicesse: devi andare a lavorare in radio, che voce vorresti?

Vorrei la voce di Stefano Piccirillo, le altre due non ve le dico.

Voce pazzesca, personalità pazzesca, carattere pazzesco, bravura, professionalità, ne approfitto sul tuo libro per farti i complimenti perché hai fatto e stai facendo una carriera meravigliosa.

Il mestiere della radio è cambiato tantissimo ma una cosa che non cambierà mai della radio è cercare di mettere buona musica, ma soprattutto avere una persona con una bellissima voce come la tua ma soprattutto sapere che da quella voce la gente capisce che sta parlando una persona con grande cuore, una persona dolce, una persona affabile, quando sento Piccirillo che parla alla radio, provo sempre tanta invidia. Ti faccio i complimenti qua sul libro, per la grande carriera e ti auguro ancora 40 anni così.

Un giorno spero di vederti insegnante dei giovani perché secondo me tu saresti un grande insegnante, per insegnare la radio ai giovani talenti radiofonici.”

Ringo

“La radio non è un mestiere, almeno quando si inizia a trasmettere.

È un sogno, una vocazione, un’ossessione.

Stefano Piccirillo incarna tutto questo:

stare davanti ad un microfono per lui, come per tutti noi, è l’esperienza più sexy, interessante e divertente che si possa fare.

Un’avventura straordinaria, che si rinnova ogni volta che si schiaccia quel tasto.

Viva Stefano, viva la radio!”

Rosario Pellecchia

A cura della Redazione

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