Fiori di Latta nasce nel 1987 dall’idea di due artisti contemporanei d’eccezione, Emilio Tadini e Gherardo Frassa. Nato come piccolo atelier a Milano, nel tempo l’azienda ha saputo innovarsi e trasformarsi, fino
a diventare una “Art & Design Factory”, che produce e vende in Italia e in Europa. Beesness ha incontrato Gianluca Bianchi, amministratore unico di Citazioni, società proprietaria del marchio Fiori di Latta, che
ne ha illustrato i caratteri distintivi e gli scenari futuri.
Qual è il concept di Fiori di Latta, e quali sono le creazioni principali?
Le creazioni sono piccole e grandi sculture di metallo ritagliato e dipinto a mano, opere d’arte che rimbalzano tra arte e natura, tra poesia e colore, tra citazioni e omaggi. La rosa del giardino proibito, una rosa
saldata su un gambo di vero filo spinato disegnata da Gherardo Frassa, è il fiore che più ci rappresenta e rientra tra i prodotti più venduti. Il nostro prodotto di punta è sicuramente la collezione Mille Papaveri
Rossi, i papaveri da tavolo, da terra e da parete.
Quanto è importante avere un prodotto made in Italy? È ancora un valore aggiunto per il cliente?
Noi crediamo molto nel Made in Italy. Un prodotto fatto in Italia porta con sé una garanzia di qualità. È assolutamente necessario, però, che i costi che le imprese devono sostenere in Italia diminuiscano,
se si vuole restare competitivi e se non si vuole che il Made in Italy scompaia per sempre.
Quali sono i vostri clienti principali e verso quali mercati vi state indirizzando?
Quando Fiori di Latta era un piccolo atelier i nostri clienti erano i privati. Oggi vendiamo quasi esclusivamente ai negozi, ma continuiamo a vendere anche ai privati tramite il sito di e‐commerce, che abbiamo
aperto lo scorso autunno. Data la situazione di crisi del mercato italiano, consideriamo strategica e vitale l’apertura verso i mercati esteri attraverso le partecipazioni a fiere di settore come Maison & Objet a Parigi o Ambiente a Francoforte. A settembre saremo presenti anche a Biennale Interieur in Belgio, fiera molto prestigiosa e conosciuta tra gli addetti ai lavori.
Si è recentemente concluso il Salone del mobile, uno degli eventi principali nel mondo del design. Cosa pensate della manifestazione e perché è importante essere presenti?
Basta farsi un giro per Milano nei giorni del Salone per capire quanto interesse e quanto richiamo susciti nel mondo: Milano diventa una metropoli mondiale, in quei giorni si respira un’aria davvero di “cosmo –
politismo”. Durante la manifestazione, le aziende hanno presentato le novità più interessanti. È impensabile, se si lavora nel settore del design, non parteciparvi. Quest’anno siamo stati presenti in diversi luoghi
dell’evento, sia in fiera a Rho che al Fuorisalone, con le collezioni Mille Papaveri Rossi e I Colori del Deserto. Ma per noi, il Salone del Mobile di quest’anno è stata soprattutto l’occasione per presentare la nuova
collezione Frutteti, una serie di centritavola ideati da Gherardo Frassa, un’idea per trasformare un oggetto di uso comune come il portafrutta, in qualcosa di speciale: arte applicata alla frutta.
www.fioridilatta.it