ANGELO TACCHINARDI Architetto, Designer, Artigiano.

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Per l’architetto Angelo Tacchinardi il progetto ha sempre come obbiettivo il risveglio, la sollecitazione, l’attrazione sensoriale, giocata attraverso l’uso del colore, della luce, dei materiali nudi, materici, diretti, naturali.

Le sue opere, i suoi oggetti di design, i suoi progetti abitativi hanno addosso una pelle maturata dal tempo che scorrendo sembra averli modellati in autonomia. Una stratificazione che si percepisce e che li rende unici, difficilmente replicabili.

I suoi  lavori, soprattutto alcuni, spesso richiedono una applicazione metodica e ripetitiva fatta di gesti reiterati e assumono l’immagine metaforica di contenitori, di depositi in cui colloca una parte di se stesso e del suo tempo. Oggetti che non hanno età, ma ricchi di tempo.

Tacchinardi è milanese da almeno sei generazioni e dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Brera si è laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 92. Un percorso di studi che nasce da un’attitudine dell’infanzia quando, fin da piccolissimo, ho avuto la possibilità di utilizzare un laboratorio di famiglia in cui sperimentare l’uso degli attrezzi e dei materiali realizzando oggetti per i suoi giochi. Aspetto ludico che non ha mai abbandonato e che costituisce una delle basi dei suoi progetti.

Clessidra

E’ la manualità che lo anima, il desiderio di costruire con le proprie mani l’idea che sta inseguendo, quasi una prova di forza con i materiali, che “piega” alla funzionalità per realizzare un’opera che, una volta terminata, diventi lo specchio del suo pensiero.

Un pensiero che punta sempre a ridare vita a materiali scartati, vecchi pezzi di legno, lamiere, pezzi di lampade, carta, resti o avanzi che lo hanno ispirato, quasi chiamato. Trasferisce così il suo amore per la natura e per gli ambienti naturali non antropizzati nei suoi lavori che spesso assumono forme di paesaggi astratti.

Lo studio in cui lavora, lungo il naviglio grande a Milano, fa parte di un’area artigianale, una ex vetreria del primo dopoguerra. Un luogo cercato, un ampio spazio riprogettato e riconvertito dal punto di vista funzionale ed energetico. Oggi sfruttando l’energia solare Tacchinardi riesce a soddisfare completamente il suo fabbisogno energetico.

Morbiduro

Parallelamente al suo lavoro di artigiano, da 25 anni svolge attività di progettazione, architettura di interni e direzione lavori di abitazioni e uffici privati insieme all’architetto Marina Facchin, sua compagna di vita.

I suoi clienti gli affidano lo spazio in cui vivranno a partire dalla ristrutturazione fino alla creazione di elementi di arredo direttamente disegnati da lui che inserisce in ambientazioni pensate già per accoglierli. Pezzi unici dalla forte personalità, creati artigianalmente nel suo studio/laboratorio che trovano la loro giusta collocazione in ambienti moderni, d’epoca, a contrasto o in sintonia.

Dedica un’attenzione particolare alla luce, progetta lampade che sono spesso delle vere e proprie installazioni luminose, sculture ambientali, forme plasmate e colorate che creano atmosfere introspettive, intime e di relax. Oggetti da “compagnia”, forse più per far luce sul personale “interno” che per illuminare un esterno già troppo illuminato.

Camera padronale Belgioioso

A cura della Redazione

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