IL TRIO MEDUZA PORTA LA MUSICA HOUSE NEL MONDO

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Come vi siete conosciuti e come è nato il vostro gruppo “Meduza”?

Ci siamo tutti conosciuti, in linea di massima, intorno al 2010: frequentavamo gli stessi studi discografici e gli stessi club di Milano / Como.
Dapprima io (Simone) e Luca abbiamo provato a collaborare un po’ assieme salvo poi (per cause esterne) prendere strade differenti. Ci siamo rincontrati nel 2016 quando, nel duo che nel frattempo avevamo creato io e Matt, mancava un tocco tecnico che solo Luca secondo noi poteva aggiungere. Da qui in avanti assieme abbiamo sperimentato sound diversi anno dopo anno per poi confluire tutte le nostre idee nel progetto Meduza nel 2019. Cosa è successo dopo lo sapete tutti.

Come mai la scelta del nome “MEDUZA”?

Cercavamo un nome che potesse essere internazionale ma al contempo ricordasse la nostra italianità: abbiamo pensato dapprima a Medusa; i nostri manager inglesi ci hanno allora suggerito di rovesciare la S facendola diventare una Z per renderlo più unico così è diventato Meduza con la Z.
La cosa simpatica del nome Meduza è che ha all’interno le nostre 3 iniziali: M(Matt) D (De Gregorio) S (Simon).

A chi vi siete ispirati? Quale è il vostro Dj preferito?

Diciamo che il nostro progetto è il risultato del background musicale che ha ognuno di noi e porta un po’ dentro le sonorità di tutti quegli artisti che ci hanno influenzato nel nostro percorso di crescita musicale partendo dai Daft Punk passando per i Chemical Brothers, da Quincy Jones a Giorgio Moroder, da Dr.Dre a Eric Prydz. Riguardo al nome di un dj è difficile dirne uno su tutti: forse Solomun mette un po’ tutti e 3 d’accordo.

Cover singolo Bad Memories

Avete fatto un tour pazzesco in America, Usa, ecc… Come è stato non potersi esibire per tanto tempo in Europa per via della pandemia dopo i vostri successi mondiali appena usciti?

Abbiamo avuto la fortuna di poterci esibire per tutto il 2021 negli Stati Uniti ed è stato da una parte
esaltante e liberatorio dopo un anno di stop forzato, ma allo stesso tempo ci è sembrato quasi irreale in quanto quando al termine del tour tornavamo in Europa tutti i club e festival erano ancora chiusi: sembrava di vivere un bel sogno all’interno di un vero incubo. Fortunatamente ora sembra tutto finito e questa estate abbiamo completato il primo tour europeo da Ibiza a Stoccolma, da Mykonos al Tomorrowland passando per Riccione e Gallipoli.

Progetti per il futuro e tour?
Parlando di tour dopo l’Europa (e sempre un po’ di Usa perchè abbiamo la residency mensile al Wynn di Las Vegas) ci aspetta a fine settembre l’Australia che non vediamo ahimè dal lontano 2019.

Abbiamo visto che siete tifosissimi del Milan come avete scritto anche sul vostro profilo instagram. Vi vediamo spesso a San Siro e anche alla festa del Milan. Come è stata la gioia di questo scudetto?

Incredibile e inaspettata, soprattutto perché arrivavamo da 11 anni senza vittorie e con una squadra tra le più basse di età media in Europa quindi senza esperienza. I l lavoro della dirigenza con Maldini, in panchina Pioli e l’aiuto di un campione nello spogliatoio come Ibrahimovic, che ha aiutato tanti giovani a maturare velocemente, ci ha portato alla vittoria dello Scudetto. Abbiamo festeggiato con tutta la
squadra lunedì sera in piazza Duomo e vederli sfilare con la coppa a 10 cm di distanza è stato come realizzare un sogno, una sensazione indescrivibile a parole, il sogno di ogni tifoso.

L’ultima domanda di rito: gli ultimi vostri 5 brani ascoltati nella vostra playlist di Spotify.

  1. Drake – Elevate
  2. Foo Fighters – Everlong
  3. Motley Crue – Wild Side
  4. Inner city – Good life
  5. The Pointer Sisters – I’m So Excitedk

Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan, Maria Giulia Linfante e Luca Sardi

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