Ogni anno capi di Stato e di Governo, alti funzionari delle istituzioni dell’Unione Europea e di organizzazioni internazionali, opinion-leader, accademici di chiara fama, rappresentanti della società civile ed esponenti della stampa, si riuniscono a Firenze per un approfondimento nonché confronto sulle sfide che attendono l’Europa e sulle conseguenti potenziali opportunità.
I principali argomenti trattati in questo 2023 hanno riguardato: “Sfide alla democrazia”, “Geopolitica e priorità dell’Unione Europea”, “Transizione verde e sicurezza energetica”, “Ripensare lo scenario economico globale”, “La transizione digitale e tecnologica”.
Si tratta di una importante riflessione organizzata dall’Istituto Universitario Europeo, Città Metropolitana, Università e Comune di Firenze, Agenzia Erasmus + Indire e Regione, con il supporto della Fondazione C.R. Firenze. Partner dell’evento l’Ordine e Fondazione dei Giornalisti della Toscana.
Assolutamente basilare osservare che lo Stato dell’Unione è diventato un punto di riferimento fondamentale, atto alla ricerca di soluzioni ed innovazioni per il bene dei cittadini. Durante i lavori di: “The State of Union” – 13° edizione – presso la Badia Fiesolana – in quel di Fiesole – con prosecuzione a Palazzo Vecchio, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dava risalto al parterre dei 150 relatori, rimarcando la speciale relazione tra Firenze, la Toscana e l’Europa, ben rappresentata dall’Istituto Universitario Europeo vocato a un forte dialogo con l’Europa stessa capace di rappresentare il nostro futuro assieme ai giovani. Il Governatore proseguiva poi osservando quanto il senso dell’Europa sia forte, specie in questi momenti drammatici per l’Ucraina in quanto proprio l’Europa viene ad indicare le norme che ispirano il nostro vivere, ricordando poi il piano d’investimento possibile solo grazie alle risorse che provengono dall’Europa stessa. Risorse atte al proseguimento d’un buon processo di sviluppo e modernizzazione dei servizi ed infrastrutture, da stabilire nei vari settori: ambiente, trasporti e mobilità sostenibile, lavoro, istruzione e sanità.
Significative anche le parole del Presidente del Consiglio Regionale dimostrando l’orgoglio di “The State of the Union”, conferenza più importante sul futuro dell’Unione, augurandosi che la stagione delle riforme e dei ‘Trattati Europei” termini a breve in modo da poter costruire una europa più vicina ai cittadini. E questo grazie alla essenziale impronta data dai principi dell’Umanesimo prima e Rinascimento poi, con seguito de: “L’Uomo di Vinci” e Galileo Galilei, entrambi a pieno titolo toscani. L’Unione rappresenta la nostra comunità con buone premesse per il futuro.
Tra i vari relatori il sindaco Dario Nardella si soffermava sul fatto che proprio l’Europa ha affrontato la pandemia – legata al Covid – in maniera estremamente unita, precisando che tale unità debba andare oltre le emergenze quindi sia capace anche di affrontare le varie crisi, non ultima quella climatica, preservando anche il “welfare state”. Proseguiva poi in maniera incisiva osservando che le città, roccaforti della cultura e degli ideali europei, non hanno diritto di parola nelle istituzioni di Bruxelles e Strasburgo. Auspicando di conseguenza un cambiamento tramite la creazione di un comitato all’interno del Parlamento Europeo pronto a discutere di politiche urbane: di un segretariato specifico sulle aree metropolitane con fondi da mettere a disposizione per gli opportuni interventi. “E’ fondamentale ascoltare la città coinvolgendola su temi sostanziali quali energia, transizione ecologica, politiche economiche partendo dal “Next Generation E.U.”
Estremamente incisivo – sempre il primo cittadino di Firenze – ricordava poi i padri fondatori, quei politici che gettarono il seme dell’unificazione europea e che rispondono ai nomi di Monnet, Schumann, Spinelli, De Gasperi.
Una ‘due giorni’ d’intenso lavoro, con tanto di gremitissima presenza, che vedevano anche il Presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse ed il Vicepresidente Bce Frank Elderson nel ricco parterre dei responsabili politici di tutta Europa, uniti nell’attento dialogo politico d’altissimo livello coi vari studiosi ed esperti. Da segnalare la Commissaria Europea agli Affari Finanziari Mairead Mc Guinness e il Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski. Ai Ministri degli Esteri della Svezia, Slovacchia, Austria, seguiva l’intervento di Ioseph Borrel Fontelles, alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza e Vice Presidente della Commissione Europea, intento nell’apertura tramite l’acuta riflessione sulle varie crisi generali, soffermandosi in particolare sulla guerra in Ucraina nonché del nuovo ruolo che l’Europa debba avere in simili contesti.
Paolo Gentiloni, Commissario Europeo, per quanto riguarda l’aspetto economico nei confronti d’una economia più verde ed ancora più equa dichiarava necessario dover unire tutte le forze sostenendo progetti comuni d’ottima scala europea, testimonianza del buon valore aggiunto.
Tra gli invitati anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani , il quale osservava che questa Europa così identitaria, che ci rappresenta, altro non è – come del resto ci hanno insegnato – che la storia della Grecia, ed ancora della capitale Roma , “Caput mundi”, indirizzata verso quel percorso storico capace d’incontrare Cristianesimo e successivo Umanesimo. Tajani non mancava poi di menzionare, proprio nella città gigliata, la forza del primo europeista, il celeberrimo Dante Alighieri che, grazie al suo occhio lungo ed acuto, prefigurò quell’Europa politica poi avvenuta.
Tra i vari incontri nei locali di Palazzo Vecchio, l’evento per i giovani cittadini europei verteva sul dialogo interattivo, sul presente e futuro dei giovani e dell’Europa, sostenendo la necessità di investire sulla formazione delle nuove generazioni rendendole protagoniste della costruzione di una Europa moderna, innovativa, competente e sostenibile. In quale modo? Semplicemente portando sul palcoscenico personalità della cultura e dello spettacolo capaci di parlare al cuore ed alla mente dei ragazzi, verso una fattiva crescita di competenze, atta a sostenere un attento percorso di formazione e crescita personale, favorendo lo sviluppo di un’Europa innovativa, sostenibile, sempre più bilanciata e competente. Seguitissimi i vari ‘panel’ quali: “Il 2023 è l’anno Europeo delle competenze”, “Siamo nati da un sogno”, ed ancora il bel dibattito sulla ‘Sostenibilità’, “Storie di Giovani”, ed ancora; “L’importanza delle competenze” volto ad aprire un confronto costruttivo sul ruolo della scuola con relativi strumenti da adoperare in merito. Ospite speciale in video-conferenza l’astronauta Samantha Cristoforetti. Prima donna europea comandante della “Stazione spaziale internazionale”.
Semplicissima e sorridente come sempre col suo sfilato taglio corto, regala l’idea de “L’astronauta della porta…pardon! Del pianeta accanto!” . Mentre sugli schermi scorre il breve profilo biografico la vede bambina vivace dallo sguardo sveglio ed intelligente…ed anche un pochetto monellaccio!
Eccola nascere in montagna con genitori gestori d’una struttura alberghiera. Samantha gode d’un bel visetto pieno d’entusiasmo, di sete di conoscenza, il posto è stupendo, trasparente, in puro contatto con l’ambiente, eppure la piccoletta alza sempre gli occhi al cielo …
Incalzano le varie domande piene di curiosità mentre lei, dal grande monitor posto nel Salone dei Cinquecento, spronava ad inseguire i propri sogni fermo restando d’essere fondamentali per noi stessi, per la nostra professione, nonché la società stessa. “Già da bambina lo spazio mi attraeva moltissimo e quindi perché non andarci? Proprio in età giovanile è basilare la nostra costruzione, anche scegliendo la strada più paurosa che supera i propri limiti! Ritenendo questa una bella sfida da cogliere al volo. Quanto al lavoro di squadra lo ritengo assolutamente fondamentale, con tanto di solidi progetti da svolgere in team, lontano per carità! dai soliti metodi scolastici che stimolano poco la mente.”
“ Ognuno deve avere il proprio ruolo – proseguiva – giusto, giustissimo, da svolgere tuttavia sempre in un buon clima di relazione, ricordando che anche dagli sbagli si apprende, non considerandoli di conseguenza dei fallimenti! Eppoi sperimentare, sperimentare sempre proponendo situazioni alternative, forti del sostegno delle nostre idee, basilare abbeverarsi delle competenze. Decisamente più facile di quel che sembra in quanto ogni corso scolastico non viene tenuto né da una ”super- donna “ oppure “super- uomo”, bensì da persone dotate d’intelligenza normale e non speciale”.
Estremamente calzante la riflessione della presentatrice: “Rimanere coi piedi in terra con lo sguardo in alto”, mentre la Cristoforetti salutava il foltissimo pubblico.
Infine, un simpatico modo per concludere l’ultima parte dei lavori de: “SOU4YOU” con un finale recitativo in pura chiave ‘machiavelliana’, offerto dall’Orchestra Erasmus con la performance teatrale a cura dell’EUI Waiting for the Citizens. Si è affrontato il tema della crisi democratica in Europa e il controverso rapporto tra popolo e potere immaginando un dialogo tra Machiavelli e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
A cura di Carla Cavicchini