Il sostegno ai progetti di Animenta, non profit dedicata ai DCA, una scelta solidale da parte delle aziende
Si avvicina il periodo natalizio, occasione per le imprese di occuparsi dei regali per clienti e collaboratori, ma soprattutto momento in cui il cibo diventa grande protagonista sulle tavole degli italiani, riempiendosi di significati simbolici di coesione e aggregazione. In quest’occasione dell’anno sempre più imprese si dedicano a iniziative di solidarietà e i motivi sono molteplici: oggi le aziende hanno compreso quanto il ruolo di decision maker sul mercato e la loro presenza comunicativa di massa siano strumenti utili per promuovere progetti solidali complessi, divenendo promotori di un sistema virtuoso in termini sociali e comunicativi.
Alcuni dati: le imprese non sono più solo luoghi di lavoro
Secondo l’ultima indagine Ipsos realizzata per il salone della CSR 2023, emerge che sul piano sociale sono poche le persone che dedicano il proprio tempo o la propria professionalità per progetti a favore della comunità (4%); ma vi sarebbe, da parte dei più, predisposizione a farlo. Circa 6 persone su 10, infatti, si dichiarano molto o abbastanza disponibili in tal senso. Una potenzialità che necessita di essere coordinata e facilitata da istituzioni e aziende. Soprattutto queste ultime che, oggi, non sono più semplici luoghi di lavoro ma collettori tra persone e comunità, ambienti che devono prendersi cura di chi li vive. In merito all’attenzione ai dipendenti e al loro benessere sul luogo di lavoro, una conferma arriva anche da una ricerca di Gallup del 2022, che correla la “felicità” alla performance lavorativa e che ha dimostrato come le aziende siano sempre più consapevoli che l’adozione di politiche di welfare dei dipendenti può fare la differenza.
“Oggi non si parla più di donazioni semplici ma di CSR, Responsabilità sociale di impresa, nella sua complessità e potenzialità. Come nonprofit specializzata nel settore dei DCA, ci impegniamo affinché il contributo aziendale verso le problematiche connesse ai disturbi alimentari abbia un reale impatto informativo sulle persone che vengono coinvolte fuori e dentro l’azienda. Per questo affianchiamo le imprese nell’inter di sviluppo dell’intero progetto solidale”. Spiega Aurora Caporossi, la founder di Animenta.
Animenta per le aziende: progetti di responsabilità sociale di impresa
Le imprese possono supportare Animenta con attività diretta di volontariato, coinvolgendo i dipendenti che possono scegliere liberamente in quale modo contribuire. Altra modalità sono le sponsorizzazioni, dedicate allo sviluppo di singoli progetti di comunicazione studiati in partnership, le donazioni a sostegno delle attività dell’associazione nelle scuole, i regali aziendali o la fornitura di prestazioni professionali. L’associazione, inoltre, offre formazione e affiancamento alle imprese che necessitano di lavorare sulla divulgazione interna della prevenzione ai DCA.
Alcune aziende si sono messe a disposizione di Animenta con i loro prodotti di consumo, destinando una parte dei proventi alla non profit. È stata realizzata così, insieme a Gusto Fantastico, la Pasta di Animenta. Pasta fresca di semola 100% lucana stesa e lavorata a mano e poi essiccata, confezionata in un packaging speciale pensato per far sorridere chi fatica a percepire il cibo come un momento di gioia da condividere.È possibile acquistarla anche in grandi stock per regali a clienti e dipendenti sul sito di Animenta https://animenta.org/pasta,ricevendo la spedizione già come confezione regalo.
L’azienda vitivinicola Famiglia Cotarella, invece, ha messo a disposizione nella maggior parte delle enoteche italiane il vino Tellus Syrah dal fiocco lilla, di cui parte dei proventi vanno a sostegno di Animenta.
Di recente, Serenissima Ristorazione ha sviluppato con l’Associazione incontri di educazione alimentare in alcuni licei italiani, la donazione di sedute di psicoterapia per la community di Animenta attraverso la piattaforma online Unobravo e webinar interattivi con un team di esperti sui DCA rivolti ai propri collaboratori. Alfa Italia, invece, acquista regolarmente la pasta Animenta, contribuisce alla sensibilizzazione dei propri dipendenti sui disturbi alimentari, promuovendo la salute mentale all’interno dell’azienda e invitando a sostenere la non-profit attraverso la donazione del 5×1000.
La pasta di Animenta è stata strumento di comunicazione anche per Dab Pumps Italia che, in occasione della giornata del fiocchetto lilla il 15 marzo, momento dedicato alla lotta contro i DCA, l’ha servita ai dipendenti nelle mense aziendali. Aziende che già collaborano con Animenta hanno messo a disposizione i suoi servizi: Unobravo offre ai ragazzi della community un 10% di sconto sulla prima seduta pagante; Loop agenzia di performance marketing, si occupa pro bono degli ADV social e Webhero, agenzia digital, si occupa del miglioramento del sito e della SEO.
La sezione del sito dedicata alle collaborazioni aziendali e alle possibilità di donazione diretta tramite conto bancario o 5XMille fornisce tutte le informazioni necessarie alle diverse possibilità di sostegno messe a disposizione delle imprese.
Animenta nelle scuole e nelle università: la prevenzione nasce tra i banchi
Le attività di divulgazione e sensibilizzazione di Animenta, svolte nelle scuole e nelle università italiane, a oggi hanno raggiunto già 10mila giovani e sono state finanziate da diverse aziende o realtà territoriali.Su richiesta, vengono organizzati incontri con presentazione di testimonianze ma anche laboratori didattici o semplici attività interattive coinvolgendo psicologi, psichiatri, educatori e nutrizionisti del network. Animenta sviluppa progetti di accompagnamento psicologico per chi ha superato la malattia ma necessita di un percorso di riabilitazione insieme alla propria famiglia, organizzando laboratori di cucina, aperitivi, momenti in cui il cibo per chi ha sofferto diventi occasione di condivisione e serenità. Per tutte le informazioni consultare il sito www.animenta.org o scrivere ad info@animenta.org
Animenta è un’associazione nata nel 2021 dedicata a creare momenti di ascolto, di confronto e di accoglienza per chi ha affrontato o sta affrontando un disturbo del comportamento alimentare (DCA) e portare un aiuto concreto. Aurora Caporossi, la sua founder, nel 2021 è stata selezionata nella classifica dei Forbes Under30 di Forbes Italia. Dal 2022 è tra i giovani Changemaker selezionati da Ashoka Italia e dal 2023 partecipa come speaker al TEDx. L’associazione anima una community online di oltre 37mila followers, impegnandosi a divulgare una corretta informazione sul tema della salute utilizzando i canali di comunicazione digitale, social e web, per raggiungere le generazioni più giovani. Inoltre, organizza incontri dal vivo, laboratori didattici e reti terapeutiche su tutto il territorio nazionale. A oggi ha ricevuto 21mila euro di donazioni con i quali ha sostenuto progetti nelle scuole ed eventi divulgativi. Si impegna per promuovere una corretta informazione ed è stata scelta come partner per la creazione di contenuti divulgativi sui disturbi alimentari da diversi brand tra cui Legolize, Unobravo, il Sole24Ore, Factanza, ScuolaZoo, Chora Media e con altri ancora collabora per la creazione di post, live e contenuti dedicati ai disturbi alimentari e temi affini.
A cura della Redazione