Origini e ispirazione: Qual è stata la scintilla iniziale o l’evento che vi ha ispirato a creare “MILAN LOVES SEOUL”? C’è stata una particolare esperienza che ha catalizzato la vostra visione?
La scintilla iniziale che ha ispirato la creazione di “MILAN LOVES SEOUL” è stata la nostra esperienza durante un viaggio di piacere a Seoul. Siamo state invitate a partecipare a una sfilata durante la Seoul Fashion Week. Il nostro interesse per l’organizzazione degli eventi di moda e la curiosità di osservare come venisse svolto questo lavoro dall’altra parte del mondo sono stati fondamentali. Questo viaggio è stato il punto di partenza per il progetto di MILAN LOVES SEOUL. Dopo aver assistito alla sfilata, ci siamo guardate e abbiamo riconosciuto la necessità di far conoscere i designer coreani in Italia. È stato così che abbiamo deciso di avviare questo progetto.
Obiettivi culturali: Come sperate che “MILAN LOVES SEOUL” influenzi lo scambio culturale tra Italia e Corea del Sud? Ci sono aspetti specifici della cultura coreana che desiderate mettere in maggiore evidenza attraverso questo progetto?
Il nostro obiettivo con “MILAN LOVES SEOUL” è creare un ponte tangibile tra Italia e Corea del Sud, promuovendo la moda, la cultura e l’innovazione. L’evento milanese rappresenta solo la prima tappa di un percorso più ampio, che prevede anche un evento simile a Seoul, durante il quale porteremo gli stilisti emergenti italiani alla loro Fashion Week e periodi strategici. Crediamo fermamente che questo ponte che abbiamo aperto diventerà una strada molto “trafficata”, permettendo uno scambio culturale e commerciale significativo tra le due nazioni.
Nonostante le apparenze, Corea e Italia condividono molti valori comuni, come l’amore per la famiglia, la gastronomia, l’orgoglio nazionale e la cura per l’estetica ed il bello. Riteniamo che attraverso il nostro progetto, potremo approfondire ulteriormente queste connessioni culturali e aprire nuove opportunità di business.
Selezione dei designer: Quali criteri avete utilizzato per selezionare i dodici designer coreani per l’evento? C’è un tratto comune che li distingue o un tema che li unisce?
La selezione dei designer per l’evento è stata un processo impegnativo e scrupoloso. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare quasi 50 stilisti diversi, tra Seoul Fashion Week e Fashion Kode, ed i loro showroom a Seoul, ciascuno dei quali presentava peculiarità e caratteristiche uniche. Tuttavia, per poter procedere con la selezione, abbiamo dovuto stabilire criteri chiari e definiti.
Abbiamo identificato tre criteri fondamentali che ci hanno guidato nella scelta dei dodici designer coreani da portare in Italia. In primo luogo, abbiamo posto un’enfasi significativa sulla sostenibilità e sull’innovazione, riconoscendo l’importanza di queste qualità nell’industria della moda contemporanea. In secondo luogo, abbiamo cercato designer capaci di esprimere attraverso le proprie collezioni la ricca cultura e le tradizioni della Corea. Infine, abbiamo valutato la loro disponibilità e preparazione ad entrare nel mercato italiano, garantendo così un’adeguata sinergia con il contesto italiano della moda.
Questi criteri ci hanno permesso di individuare gli stilisti perfetti per rappresentare la Corea durante l’evento, offrendo al pubblico italiano un’esperienza unica e autentica della moda coreana contemporanea.
Sostenibilità e innovazione: L’innovazione e la sostenibilità giocano un ruolo chiave nel vostro progetto. Potreste condividere come questi valori sono stati incorporati nel lavoro dei designer selezionati?
La sostenibilità e l’innovazione sono due valori fondamentali nel nostro progetto e sono stati criteri determinanti durante la selezione dei designer. Abbiamo notato come i designer selezionati abbiano integrato efficacemente questi valori nel loro lavoro.
La ricerca di nuovi materiali e il riciclo di materiali di scarto sono diventati elementi chiave nelle collezioni dei designer scelti. Abbiamo osservato come abbiano trasformato queste pratiche sostenibili in vere e proprie fonti di innovazione, creando collezioni che si distinguono per la loro originalità e creatività.
Ogni designer che abbiamo selezionato porta con sé un impegno verso la sostenibilità e un’inclinazione verso l’innovazione, che si traducono in progetti e creazioni che sono sia all’avanguardia che rispettosi dell’ambiente. È proprio questa combinazione di sostenibilità e innovazione che rende il lavoro dei nostri designer così interessante e rilevante nel contesto attuale della moda.
Collaborazioni e partnership: Potete raccontare come si sono sviluppate le collaborazioni con i partner istituzionali e commerciali di “MILAN LOVES SEOUL”? Qual è l’importanza di queste sinergie per il successo dell’evento?
Le collaborazioni e le partnership con i nostri partner istituzionali e commerciali per “MILAN LOVES SEOUL” sono state il frutto di un processo accurato e ponderato fin dall’inizio del progetto. La nostra attenzione alla scelta dei partner è stata premiata, poiché abbiamo privilegiato coloro che condividono i nostri valori e la nostra visione.
Le realtà con cui abbiamo deciso di collaborare credono nel potere della connessione, dell’innovazione e sono caratterizzate da una mente aperta e pronta ad intraprendere nuovi percorsi. Partner istituzionali come Federmoda Milano, Istituto Marangoni e partner commerciali come 10 Corso Como sono stati fondamentali per lo sviluppo delle successive partnership e per ottenere la credibilità necessaria per il successo dell’evento.
È importante sottolineare che una bella idea rimane solo una bella idea se non si ha il supporto di persone e entità pronte a credere in essa e ad aiutare nella sua realizzazione. Il nostro obiettivo è stato creare un evento inclusivo durante una delle settimane più esclusive a Milano, la MFW.
Abbiamo scelto una location, ad esempio, la Casa degli Artisti, che potesse accogliere nel cuore della città di Milano tutti gli amanti della moda e alla cultura coreana, offrendo loro l’opportunità di scoprire il talento dei designer coreani senza dover prendere un aereo per Seoul (cosa che consigliamo di fare almeno una volta nella vita per comprendere appieno la cultura e il suo fascino unico).
Impatto e futuro: Quali sono le vostre aspirazioni per il futuro di “MILAN LOVES SEOUL”? C’è un sogno o un obiettivo particolare che sperate di realizzare attraverso le future edizioni dell’evento?
Le nostre aspirazioni per il futuro di “MILAN LOVES SEOUL” sono ambiziose e orientate verso la creazione di un legame duraturo tra due mondi che possono sembrare distanti. L’evento rappresenta per noi un trampolino di lancio per costruire un nuovo modo di comunicare e collaborare, superando le apparenti barriere geografiche e culturali.
Abbiamo l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per il “made in Italy” e per il “made in Korea”, simboli di qualità in vari settori, che vanno dal design alla skincare, dalla sostenibilità all’innovazione. Vogliamo promuovere la bellezza e l’eccellenza dei prodotti e dei talenti italiani e coreani, contribuendo così a consolidare la reputazione di entrambi i paesi nel panorama internazionale.
Guardando al futuro, intendiamo organizzare una seconda edizione dell’evento in Corea. Questo ci permetterà di rafforzare ulteriormente i legami tra le due culture, favorendo lo scambio di idee, conoscenze e opportunità tra designer, professionisti e appassionati di moda e cultura.
Il nostro sogno è quello di vedere “MILAN LOVES SEOUL” diventare un catalizzatore di collaborazioni, ispirazione e innovazione, contribuendo a costruire ponti duraturi tra Italia e Corea e a promuovere una visione condivisa di eccellenza e creatività nel mondo della moda e oltre.
Consigli per giovani talenti: Che consigli avreste per i giovani designer coreani (e non solo) che aspirano a farsi conoscere a livello internazionale nel mondo della moda?
Ai giovani designer coreani (e non solo) che aspirano a farsi conoscere a livello internazionale nel mondo della moda, offriamo alcuni consigli basati sulla nostra esperienza e osservazioni.
Prima di tutto, è importante essere lungimiranti e aprirsi alle opportunità, anche quando queste sembrano distanti dalla propria realtà. Partecipare a eventi internazionali come il nostro può essere un passo significativo per far conoscere il proprio lavoro e creare relazioni di valore in un contesto culturale diverso.
Inoltre, consigliamo di ampliare gli orizzonti e mettersi in gioco, uscendo dalla propria zona di comfort e studiando attentamente il mercato internazionale della moda. È essenziale sviluppare una strategia che vada oltre l’effetto “wow”, concentrandosi su valori unici a cui le persone possano ispirarsi. La creatività, la qualità e l’intraprendenza rappresentano la chiave per emergere in un settore competitivo come quello della moda.
Infine, essere orientati al business è fondamentale. Ciò significa rendere accessibili i propri prodotti e sviluppare una presenza online solida e ben curata. Un sito web in lingua inglese e una presenza sui social media possono rappresentare un ottimo punto di partenza per promuovere il proprio marchio e interagire con un pubblico internazionale.
In sintesi, passione e creatività sono importanti, ma è altrettanto cruciale essere consapevoli delle dinamiche del mercato e orientati al raggiungimento degli obiettivi commerciali.
A cura della Redazione